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Dopo la polemica sui social, Mario Giordano è tornato a parlare di Fedez. Il rapper aveva attaccato il conduttore, accusandolo di aver mandato una giornalista a chiedere suoi amici di infanzia se fosse omossessuale. Alle accuse di Fedez sono seguiti una serie di insulti a Giordano; uno in particolare ha molto discutere: "Volevo sapere se giordano ha ancora i testicoli attaccati allo scroto", così si era espresso il rapper nelle sue Instagram stories.
Giordano ha aperto la nuova puntata del suo programma "Fuori dal coro" tornando sulla vicenda. "L'altro giorno - commenta il conduttore - ci ha accusato di voler indagare sulle sue tendenze sessuali... mai pensato e mai penseremo di occuparci di questo. Ci occuperemo dei problemi degli italiani, non ci occuperemo della sua vanità, né dei servizi su di lei".
"Però caro Fedez, due paroline gliele devo dire... Perché lei è stato protagonista sul palco di Sanremo, come quando ha animato tutto, poi si è chiuso nel suo silenzio. Poi alla fine, spuntato fuori dopo una settimana di silenzio dedicato a me. Quasi onorato. Poi certo il video non era proprio elegante... Sentiamolo", afferma Giordano, facendo ascoltare al pubblico le parole di Fedez.
"La volevo tranquillizzare: i testicoli si sono staccati, tutto regolare. Per la voce, è un difetto fisico, ne ho anche a lungo sofferto nella vita. E che devo fare? Mi stupisce però che lei, il grande paladino dei diritti, attacchi le persone sui diritti fisici. Non si fa, non le pare? Poi - prosegue - ora le hanno dato il palco di Sanremo. Si è reso protagonista, ha fatto parlare di sé, ma lei è sempre quello che cantava 'ho un odio represso verso tutti i gay' e così via. E poi, più di recente, lei, campione di diritti civili, si è messo a ridere di Emanuela Orlandi, una delle tragedie d'Italia che fa soffrire ancora la sua famiglia, e lei ha reagito con una risata così".
"Di lezioni da lei non ne prendiamo - conclude Giordano -, io capisco che sia sempre alla ricerca di visibilità, ma noi ci occupiamo di italiani. Però lei deve avere rispetto dei nostri inviati perché per raccontare le storie, gli inviati rischiano, vanno in giro, non stanno lì nella torre di lusso di Milano, rischiano. Ci spiace se questo tocca la sua vanità, neanche un servizio su di lei".