Maria Giuseppa Scarpulla alias Gisella Cardia, la veggente siciliana che sostiene di vedere la Madonna a Trevignano Romano, è stata intervistata da Bruno Vespa a “Porta a Porta” lo scorso 11 maggio.

Il giornalista, come riporta Fanpage, le ha posto delle domande su alcuni aspetti della sua vita, dei raduni dei fedeli nel campo dei rosari il 3 di ogni mese, delle sue presunte visioni e i messaggi “sacri” che la donna sostiene di aver ricevuto.

“Anagraficamente mi chiamo Maria in onore della Madonna, perché già la mia nascita è stata una grazia – ha detto Gisella Cardia - Mia madre e mia zia mi hanno sempre raccontato che sono nata morta, mi avevano buttata come uno straccio vecchio su un marmo dell'ospedale, perché non mi batteva il cuore. La sorella di mia mamma allora andò a pregare una statua della Madonnina in ospedale chiedendole la grazia. Poi chiamarono mia madre e le dissero: "Signora, la bambina è viva”.

E sulle presunte apparizioni ha spiegato: “Gesù mi ha lasciato dei messaggi, è bellissimo. Ha i capelli lunghi, è alto e giovane. Dio non l'ho mai visto, c'era solo una grande luce, ha una voce molto forte. La logica del cielo è diversa da quella umana”.

Vespa ha inoltre chiesto a Gisella Cardia delle stimmate e del perché non si siano viste, e lei ha risposto: "In Quaresima oltre alle stimmate devo affrontare tanti combattimenti. Mio marito mi ha trovata attaccata al muro a mezzo metro da terra con lividi sul collo, che poi sono spariti. Avevo delle mani strette introno al collo. Era il diavolo”.