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“Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco e di buona famiglia. Anche questa è violenza, violenza di Stato”. Lo ha scritto nelle storie del proprio profilo Instagram Elena Cecchettin, sorella maggiore di Giulia, trovata senza vita ieri, 18 novembre, e per il cui omicidio è accusato l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato questa mattina in Germania.
Elena ce l’ha contro il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini per la frase pronunciata riferendosi a Filippo: “Se colpevole, carcere a vita”, asserendo il fatto che dubiti della sua colpevolezza.
Elena, che gli italiani hanno avuto modo di conoscere attraverso diverse interviste durante la settimana appena trascorsa che ha tenuto tutto il Paese con il fiato sospeso, si è mostrata da subito quella che in famiglia si fidava meno di Filippo, in quanto “possessivo”, “con un’idea di relazione molto diversa da quella di Giulia”, “geloso anche solo se la ex fidanzata passava del tempo con i familiari”, e che “non aveva mai accettato la fine della relazione”, a seguito della quale i due continuavano a frequentarsi da amici poiché Giulia teneva a lui, era una ragazza buona e altruista, “Non ha nessuno oltre me”, aveva confidato a Elena. La sorella maggiore sembrava anche la più rassegnata, come se sapesse già in cuor suo cosa fosse accaduto a Giulia.
Oggi, 19 novembre, a seguito del terribile epilogo di questa drammatica storia e dell’arresto di Filippo, avvenuto in Germania, Elena dedica alla sua amata sorella alcune storie su Instagram, dicendo basta alla violenza sulle donne, parlando anche di altre vittime di femminicidi e prendendosela con il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha pronunciato la seguente frase, riferendosi a Filippo: “Se colpevole, carcere a vita”. “Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta - ha scritto Elena – perché bianco e di buona famiglia. Anche questa è violenza”.
Elena ha inoltre parlato della Convenzione di Istambul sulla prevenzione e la lotta all violenza contro le donne, a proposito di cui la Lega e Fratelli d'Italia scelsero l'astensione, con due esponenti del Carroccio che hanno votato contro.
“Aspettiamo la condanna ma la colpevolezza pare evidente”, ha ribattuto poi Salvini su Twitter.