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Dopo la sorella Elena, additata di essere “satanista”, nel mirino del web, in merito all’omicidio di Giulia Cecchettin, è finita anche la nonna paterna Carla.
La signora, che nelle scorse settimane abbiamo visto in tv diverse volte, intervistata dai cronisti e che ha sempre parlato della nipote in modo molto dolce, descrivendola come “gioiosa e piena di voglia di vivere”, è stata criticata in quanto “colpevole” di aver presentato un libro nei giorni scorsi e di aver parlato ai microfoni sorridendo.
Il libro in questione racconta di una donna che si ribella al proprio marito e nonna Carla ha descritto le similitudini con la storia di Giulia, ricordando la nipote con un sorriso.
Sul web sono partite a razzo frasi come “La nipote è ancora in obitorio e lei sorride”, “Mia nonna non avrebbe neanche il coraggio di parlare”, “Un’intervista agghiacciante”, “La nipote è morta e lei se la ride”, “Sono più sconvolti i genitori di Turetta”, “La nipote è morta da pochi giorni e lei pensa a presentare il suo libro”, sono solo alcuni dei tanti commenti che hanno incolpato la signora Carla di essere “fredda, distante, egoista, menefreghista”, nei confronti della nipote, morta in odo terribile.
Qualcuno si è concentrato sull’analisi delle espressioni facciali della donna: “Non traspare il minimo dolore”.
La signor Carla Gatto, scrittrice e poetessa, da anni si occupa della violenza di genere e la presentazione del suo libro era un evento già programmato in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Gli utenti avrebbero potuto ascoltare l’intervista completa e non sentenziare su come questa famiglia, già sfortunata, debba affrontare il dolore.