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“Non riesco a immaginare di entrare in casa e non sentire più “ciao papino’”. Una frase piena di disperazione e di amore allo stesso tempo, ma che ancora non è completamente priva di speranza quella scritta sul proprio profilo Facebook da Gigi Cecchettin, papà di Giulia, scomparsa lo scorso sabato, 11 novembre, assieme all’ex fidanzato, Filippo Turetta, da Vigonovo, in provincia di Venezia.
Le ricerche dei due ragazzi e dell’auto di lui, una Grande Punto nera su cui sono stati visti salire, pare mentre litigavano e prima di sparire nel nulla, stanno proseguendo senza sosta, allargandosi ormai anche oltre i confini nazionali.
Sommozzatori, unità cinofile, carabinieri, protezione civile ordinaria e una sessantina di volontari, come informa il Corriere del Veneto, da 5 giorni non si fermano cercando anche in casolari abbandonati, fiumi e in ogni stradina secondaria.
Le ricerche per diversi giorni non hanno dato esito e si sono concentrare soprattutto sull’auto, come ha detto a Sardegna Live il criminologo Edoardo Genovese che sta seguendo la vicenda e dando supporto alle due famiglie coinvolte.
Ma ieri alle 13, come riporta il Corriere del Vento, è spuntato un pezzo di tessuto bianco, incagliato nella rete metallica incastrata in un’ansa nei canneti, vicino al Castello di Stigliano nella zona di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia.
Gli investigatori lo hanno prelevato e portato via in un contenitore per le analisi, e in queste ore hanno avviato il confronto del dna di Giulia con quello delle tracce di sangue trovate a terra a Fossò nel parcheggio a pochi passi dallo stabilimento di Dior. Accanto al sangue, sempre come riporta Il Corriere del Veneto, sarebbero stati trovati anche dei capelli, anch’essi saranno sottoposti al test del dna. I genitori di Filippo hanno messo intanto a disposizione degli inquirenti uno spazzolino del ragazzo, che consentirà di recuperare materiale utile per i confronti.
“Non penso che lui fosse una persona cattiva — dice Elena, sorella di Giulia — se ha sbagliato penso che potrà rimediare al suo errore in qualche modo. Spero che ci stiamo sbagliando tutti e che le cose non siano andate come pensiamo. L’odio non è per sempre, comunque, e odiare non porta da nessuna parte. A me comunque in questo momento interessa una cosa sola, ho un’unica priorità, sapere dov’è mia sorella”.
Giulia, ieri, 16 novembre, avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea.
Aggiornamento 19 novembre ore 10:20. Filippo Turetta arrestato in Germania.