Condannata la maestra per aver sgridato gli alunni di quinta elementare perché avevano imbrattato i muri dei bagni con le feci. È quanto accaduto ad una supplente nella scuola di Fornovo di Taro, in provincia di Parma, denunciata in seguito alle proteste di alcuni genitori che avrebbero ritenuto il suo atteggiamento esageratamente severo rispetto al gesto commesso dai loro figli.

L’insegnante, 60enne, dopo essere stata avvertita dalla collaboratrice scolastica, avrebbe rimproverato gli alunni per aver imbrattato le pareti dei wc dell’istituto. Quei rimproveri, non sarebbero stati accettati dalle famiglie degli studenti che, anzichè chiedere un chiarimento alla maestra, hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri della stazione locale e poi si sono rivolti alle vie legali.

Secondo quanto riporta la maestra, l’unica minaccia rivolta ai piccoli sarebbe stata quella di fare rapporto dell’accaduto al dirigente scolastico. I genitori dei bimbi rispondono dicendo che i figli sarebbero invece stati ricoperti di insulti.

La maestra è quindi finita in giudizio per abuso dei mezzi di correzione, e, dopo un processo lungo 4 anni, dovrà scontare un mese e 20 giorni in carcere. A stabilirlo il tribunale di Parma. Il magistrato non si trova d’accordo con la Procura che invece aveva chiesto l’assoluzione della docente.

Alla sentenza emessa non ci sta neanche il sindacato, che sin da subito aveva preso le difese dell’insegnante.