Il Tribunale della Libertà di Ancona si è riservato la decisione sulla richiesta di scarcerazione presentata dal dottor Giuseppe Rossi, il medico di Ascoli Piceno arrestato il 4 gennaio perché avrebbe favorito il rilascio di Green pass a 73 persone senza che si sottoponessero a vaccinazione anti Covid.

E' stato discusso stamani il ricorso presentato dai suoi legali, avvocati Umberto Gramenzi e Lavinia Tarli, per ottenere la scarcerazione del medico o quantomeno gli arresti domiciliari.

Rossi e l'avv. Gramenzi hanno partecipato all'udienza in collegamento dal carcere di Montacuto dove l'ascolano è detenuto dal giorno dell'arresto. Il penalista ha sostenuto che se al medico fosse concesso di tornare a casa non avrebbe comunque più modo di inquinare le prove dell'inchiesta della Procura di Ascoli Piceno, motivo per cui il gip Annalisa Giusti ha disposto la custodia in carcere, mettendo invece ai domiciliari Maurizio Strappelli, ritenuto l'intermediario fra il medico dell'Asur di Ascoli Piceno e i pazienti.

L'avv. Gramenzi ha anche sottolineato che con le dichiarazioni spontanee messe a verbale al momento dell'arresto il dottor Rossi ha sostanzialmente confessato, per cui non avrebbe più né modo né necessità di inquinare le prove. Rossi è accusato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, peculato e tentata truffa.

Strappelli e gli altri 72 fruitori della falsa certificazione verde sono indagati per falso ideologico.