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Centinaia di persone di tutte le età che a Cesena, armati di pale, vanghe e stivali di plastica, intonano l'inno romagnolo per eccellenza "Romagna, Romagna mia, lontan da te non si può star" mentre spalano la melma dopo l'esondazione del fiume Savio, liberando le strade o aiutando chi ha bisogno nel liberare i locali allagati: tra gli 'angeli del fango' anche tantissimi giovani.
In tutte le città alluvionate tra cui pure Forlì, Faenza e altre decine di borghi, sono diversi gli esercenti che offrono gratuitamente ristoro a chi sta lavorando senza sosta per rimediare ai danni causati dal maltempo.
I fast-food continuano ad aprire e la sera diventano un ritrovo per numerosi giovanissimi che, ancora sporchi di terra e fango, si riuniscono per quei pochi momenti di allegria e leggerezza che riescono con fatica a ritagliarsi in questi giorni così difficili.