Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19. Il provvedimento prevede che sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22, ma dopo maggio potrebbe essere valutata una delibera per eliminarlo, se i dati epidemiologici lo permetteranno.

La questione ha diviso la maggioranza, con la Lega che si è astenuta ieri sul nuovo decreto che fissa le regole per le riaperture dal 26 aprile.

“La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni – ha detto Salvini al termine del Cdm -. I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto. Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”.

Intanto, sono 13 le Regioni che potrebbero diventare gialle dalla prossima settimana. In attesa del consueto monitoraggio settimanale del venerdì. La Sardegna resterà rossa: la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso è 1,25) e deve quindi aspettare almeno un’altra settimana.