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"Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera". Queste le parole in un video pubblicato su Facebook del garante del M5s, Beppe Grillo, in merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il figlio 19enne, Ciro, accusato di stupro a Porto Cervo da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta assieme a tre amici. Il giovane potrebbe essere rinviato a giudizio.
"Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi - prosegue il comico -. Io voglio chiedere chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera".
Il fatto risale all'estate 2019, in un appartamento a Porto Cervo. Ciro Grillo è indagato, in concorso con suoi tre amici, per violenza sessuale ai danni di una studentessa milanese. Secondo stralci delle carte dell'inchiesta, nell'atto d'accusa della Procura la 19enne presunta vittima, conosciuta al Billionaire, sarebbe stata "afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo".