Si è tenuto questa mattina in Parlamento il giuramento solenne sulla Costituzione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella che ha dato così il via al suo settennato di Capo di Stato.

Il corteo presidenziale è arrivato a Montecitorio poco prima delle 10 accolto dal suono delle campane. Il neo Presidente è stato accolto da una lunga standing ovation al suo ingresso nella Camera dei Deputati dove ha giurato.

Un saluto ai suoi predecessori Giorgio Napolitano e Carlo Azeglio Ciampi ha aperto i 30 minuti di intervento che hanno seguito il giuramento. "Sarò un arbitro imparziale, ma i giocatori mi aiutino". Quarantadue gli applausi della Camera per le parole di Mattarella, l'ultimo, conclusivo, lungo ben tre minuti.

Il Presidente, sottolineando l'importanza di ricordare l'Italia nata dalla Resistenza, ha indicato la lotta alla Mafia e alla corruzione come priorità assoluta ricordando i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, esempi della lotta per la legalità.

Poi un riferimento al terrorismo internazionale "che ha lanciato la sua sfida sanguinosa seminando lutti e tragedie e facendo vittime innocenti".

E ancora un riferimento all'Italia con un invito a "riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico e dare risposte efficaci alla comunità".

"L'Italia" ha concluso "sia sempre più libera, sicura e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e pace. Viva la Repubblica, Viva l'Italia!".