L'Aula del Senato ha dato il via libera al decreto Aiuti, su cui il governo aveva posto il voto di fiducia. A favore 172 senatori, contrari 39 e 0 astenuti. I presenti in Aula erano 212, a votare sono stati 211 senatori, a fronte di una maggioranza richiesta di 166. Come preannunciato, il M5S non ha partecipato al voto.

Nessuna crepa sul fronte del non voto in Aula tra i Cinque Stelle: tutti i 61 senatori del partito di Conte sono stati dichiarati assenti dalla presidente Casellati, non avendo risposto alla chiama. Il tentativo di mediazione in extremis del ministro Federico D'Incà è fallito in mattinata dopo un confronto con il premier: Draghi ha infatti indicato come unica via percorribile la richiesta di fiducia al Senato, ma già ieri Conte aveva confermato il non voto dei pentastellati. D'Incà aveva quindi tentato in extremis di scongiurare la crisi di governo evitando appunto la fiducia, ma il premier ha tuttavia ribadito la linea.

Nel frattempo il premier Mario Draghi è salito al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La mossa arriva dopo che il governo ha ottenuto la fiducia dall’Aula del Senato sul decreto Aiuti, ma senza il voto del Movimento 5 Stelle. Intanto il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto alle 15.30, è in stand-by e potrebbe essere convocato in serata, viene spiegato, anche se al momento non risulta alcuna convocazione.