Il “puppy yoga”, ossia le sessioni di yoga in compagnia dei cuccioli di cane che dilagano nell’ultimo periodo e sono diventate una vera e propria moda, è stato ufficialmente definito illegale dal Ministero della Salute che ha deciso di proibirlo.

“Gli interventi assistiti con animali non possono essere fatti con cuccioli, ma solo con soggetti adulti, condizione necessaria per tutelare la loro salute e il loro benessere”, ha spiegato il Ministero in una nota dello scorso 29 aprile.

Ne avevamo parlato anche noi di Sardegna Live lo scorso 2 aprile, a seguito di un servizio andato in onda su “Striscia la notizia”, di Chiara Squaglia.

L’inviata ha documentato, attraverso video e testimonianze, cosa succede dietro le quinte di questa pratica che sempre più persone vorrebbero svolgere. Dai video si vedevano arrivare, probabilmente da un allevamento, i cagnolini di appena poche settimane di vita, in un centro di Milano, ammassati tra loro in gabbie strette.

Una volta dentro la struttura, come documentano le immagini, venivano rinchiusi in un piccolo recinto e lasciati senza acqua né cibo per evitare che possano fare i propri bisogni durante la sessione.

Infatti si può notare come, una volta liberati, vagassero alla disperata ricerca di acqua avvicinandosi con insistenza alle bottigliette e borracce delle clienti che sembrano non notare il disagio e il malessere dei poveri cagnolini, e continuano a coccolarli, magari pensando di fare loro del bene.

Purtroppo, invece, come ha spiegato durante il servizio Manuela Molteni, consulente e formatrice di zooantropologia applicata, si tratta di un vero e proprio stress per gli animali, che “proviene in primis dal trasporto – ha affermato, intervistata da Chiara Squaglia, Molteni, che tiene in considerazione l’età dei cuccioli – A poche settimane di vita dovrebbero stare con la mamma e sono inoltre molto vulnerabili”, spiega l’esperta.

Il servizio si è concluso con l’inviata che chiedeva spiegazioni ai proprietari del centro, i quali chiamavano i Carabinieri mentre le clienti del corso di yoga si mostravano innervosite per l’annullamento delle lezioni. Intanto chi aveva portato i cagnolini nel centro li rinchiude dentro dei sacchi e si è dato alla fuga.

Un servizio che ha sicuramente scosso l’opinione pubblica per le condizioni in cui i cuccioli sono purtroppo costretti a stare con l'obiettivo di soddisfare dei clienti che non conoscono il lato oscuro di questa pratica e credono probabilmente di apportare benessere agli animali coccolandoli.

La denuncia era partita dall’associazione Lndc Animal Protection che si era rivolta alla procura di Milano: “Un vero e proprio sfruttamento – ha detto la presidente, come riporta Open Online – A quell’età i cuccioli non dovrebbero affrontare viaggi e stress, ma stare in un ambiente tranquillo sotto la guida e le cure della mamma che può insegnare loro a socializzare in maniera corretta, oltre che affrontare il mondo esterno in sicurezza a e fornire loro il nutrimento adeguato”.