Il sindaco di Bari ha annunciato che il neonato trovato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista lo scorso 2 gennaio verrà chiamato Angelo.

Le parole di Leccese sono state pronunciate al termine del funerale del piccolo, durante il quale l'arcivescovo ha descritto il bambino come un angelo che ha toccato profondamente le vite di tutti. Il sindaco ha sottolineato che l'evento rappresenta una tragedia che ha colpito duramente la comunità, auspicando che porti a una maggiore sensibilità e attenzione verso le vite più vulnerabili e che sia motivo di cambiamento e riflessione.

Nonostante l'anticipo dell'orario della cerimonia funebre, il neonato è stato sepolto in una bara bianca nel campo del cimitero dedicato ai bambini, dove sono stati posti fiori e palloncini in suo ricordo.

Il tragico ritrovamento

Il neonato è stato rinvenuto senza vita lo scorso 2 gennaio nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari, e sembra essere deceduto a causa di ipotermia, come riportato dall'autopsia condotta dal medico legale del Policlinico su incarico della Procura.

Il telefono cellulare del parroco era collegato a un allarme sui sensori di peso nella culletta, mentre il condizionatore non era in funzione, creando condizioni di freddo nella stanza in cui è stato trovato il neonato. Un impresario delle pompe funebri che ha fatto la tragica scoperta ha descritto il viso cianotico del bambino, mettendo in evidenza la drammaticità delle circostanze.