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Ramy Elgaml, il 19enne egiziano che nella notte tra sabato e domenica si è schiantato con lo scooter mentre era inseguito dai carabinieri, in una foto tratta dal suo profilo Facebook. FACEBOOK/ RAMY ELGAML +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
"Quando ci sono persone che fanno manifestazioni per chiedere giustizia e verità per mio figlio, non devono fare casino né cose brutte. Per favore, fate manifestazioni con calma, nelle quali si cammina e basta, pacifiche". Così Yehia Elgaml, padre di Ramy, commentando gli scontri di ieri nei cortei organizzati a Roma e Bologna in memoria del 19enne morto lo scorso 24 novembre.
Il giovane era rimasto coinvolto in un inseguimento da parte dei carabinieri a Milano, mentre si trovava in sella a uno scooter, quando è caduto sull'asfalto perdendo la vita per cause ancora da chiarire.
Il papà di Ramy ha poi espresso "fiducia" nella Repubblica italiana e nel presidente Sergio Mattarella: "Viviamo sotto il suo ombrello", ha detto, "non solo gli italiani, ma anche gli immigrati e gli stranieri".