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Un “impegno maggiore" e "politiche coraggiose" per fare in modo che le giovani coppie, scoraggiate oggi da precarietà e dalle difficoltà di affittare o comprare una casa, non rinuncino ad avere dei figli. È ciò che chiede ai governi Papa Francesco, intervenuto agli Stati generali della Natalità. Un esempio che ha fatto è quello di “porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli”.
Bergoglio ha puntato il dito contro gli anticoncezionali, "C'è un dato che mi ha detto uno studioso di demografia. In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali. Le une distruggono la vita, gli altri impediscono la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito. Che futuro ci attende? È brutto", ha commentato il Pontefice accolto all'Auditorium da grandi applausi.
Il Papa ha più volte ribadito che "la vita umana non è un problema ma un dono – ha detto - .Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l'egoismo, il consumismo e l'individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici". E ha parlato delle piene di oggetti, e anche di cani e gatti, "quelli non mancano mai", mentre "mancano i figli".
"L'Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d'Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita", ha detto il Pontefice.