Maria Antonietta Tilloca, a Radio Cusano Campus, ha parlato della sua esperienza da concorrente della prima edizione del Grande Fratello: "Pensavo fosse un corso a premi, non un reality, l'ho capito dopo e mi ci sono buttata volentieri.

Avevo 27 anni, piena di cose da fare, soffrivo del fatto di non fare nulla nella casa. Ero abituata ad una vita più dinamica. Sapevamo che c'erano le telecamere, ma questo pensiero non ci disturbava. Non avevamo l'idea di come venivamo visti, pensavo che le inquadrature fossero dall'alto, non avevo nemmeno capito che ci fossero i primi piani".

Su Pietro Taricone: "Avevo un rapporto con lui anche dopo l'esperienza del GF. Ci si sentiva e vedeva anche se non spesso. Ovviamente non l'ho vissuta bene la sua morte. L'ho vissuta nel mio intimo, non ho mai voluto rilasciare interviste perché una cosa è la tv, altra cosa è la vita privata. Ero in Sardegna quel giorno, ho preso una nave e poi sono andata a salutarlo al cimitero".

Su Rocco Casalino: "Sono contenta per lui, la sua determinazione l'ha portato a raggiungere un livello che spero lo soddisfi. Quando vedo qualcuno che conosco raggiungere alti obiettivi sono felice per lui".

Sulla sfuriata di Cecchi Paone ai Telegatti del 2001: "In parte ero d'accordo con lui, non capivo perché eravamo stati messi nella stessa categoria del suo programma. Effettivamente eravamo difficilmente catalogabili. Poi anche lui ha cavalcato l'onda facendo diversi reality".

Sulle attuali edizioni del Grande Fratello: "Solo il nome è rimasto lo stesso, ma come contenuti e come tipologia di trasmissione è diversissimo rispetto al passato. Noi abbiamo vissuto quei mesi nell'inconsapevolezza e secondo me è un esperimento che non si può rifare".