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Nuova bufera sul leader del movimento delle “Sardine”, oggi consigliere comunale di Bologna, Mattia Santori. Stavolta a far discutere una sua dichiarazione riguardo la cannabis riportata oggi dal quotidiano La Repubblica.
"Mi faccio le canne da quando ho 18 anni poi un giorno mia sorella rientrata da Amsterdam mi ha portato dei semi, un regalo goliardico, li ho piantati ed è andata male. Ho comprato l'occorrente e solo al terzo tentativo sono cresciuti. Insomma non solo la consumo, ma la autoproduco per uso personale” ha dichiarato Santori, promotore dei 'Cannabis talk' e di altre iniziative di sensibilizzazione sul tema.
Il leader delle Sardine ha inoltre ammesso che quest'anno il raccolto di tre piantine ha fruttato 60 grammi d'erba."Al momento l'autocoltivazione è equiparata allo spaccio per cui io rischio sino a sei anni di carcere: è assurdo. Non a caso le Corti riunite della Cassazione hanno già indicato ai tribunali di considerare poche piantine come uso personale. Ora tocca al Parlamento muoversi" ha aggiunto.
"Acquisto i semi da un canapaio che paga le tasse – ha affermato Santori - ho comprato le mie attrezzature, e tutto questo è già legale. In questo modo so dove vanno i miei soldi. Il mercato della cannabis alimenta la criminalità organizzata. Io non voglio che il mio consumo ricreativo di una canna ogni tre giorni vada ad arricchire un criminale, per questo dico che il mio è un comportamento virtuoso".
"Se il Parlamento fa spallucce io non sto zitto. Crea dipendenza? È provato scientificamente che non è così. Poi è chiaro che occorrono politiche di intervento su un consumo problematico. Ma non è meglio allora che il tuo consulente sia un esperto che ti vende i semi e non robaccia piuttosto che un pusher nelle cui mani finiscono i minorenni?".
Inevitabili le polemiche. “Come Fratelli d’Italia siamo sconcertati dalla sfacciataggine con la quale Mattia Santori abbia candidamente ammesso di farsi le canne dall’età di 18 anni, di consumare abitualmente cannabis e addirittura di coltivare marijuana”, ha dichiarato il deputato di FdI Galeazzo Bignami, che ha invocato l’intervento delle “autorità competenti” per verificare, a questo proposito, “l’esistenza di eventuali reati, sia amministrativi che penali”.