PHOTO
Nautical Knot .
Gli eventi climatici estremi sempre più frequenti provocano pericolosi insabbiamenti delle imboccature, mentre le manutenzioni che stentano ad arrivare. Il risultato è che 7 porti pescherecci su 10 sono sempre meno sicuri e questo in quasi tutte le regioni costiere.
A lanciare l'allarme è Fedagripesca-Confcooperative che, in base ad un monitoraggio, conferma che 7 porti su 10 avrebbero bisogno di interventi strutturali. Una situazione che di fatto ha fatto perdere negli ultimi 10 anni il 30% di giornate di pesca.
Ad Anzio nel Lazio, ad esempio, a due anni dall'ultimo escavo del canale di accesso, la situazione è diventata insostenibile per colpa dell'insabbiamento e si rischia ad ogni uscita. Stessa cosa a Viareggio in Toscana dove, dopo l'ultima tragedia sfiorata, e dopo 3 mesi di difficoltà, l'imboccatura è stata liberata, restando però le criticità strutturali a terra e in mare. Interventi anche a Mazara del Vallo in Sicilia nel porto vecchio che lamentava carenze strutturali.
"Occorre investire di più e meglio per rendere i porti fruibili e sicuri, ne va dell'incolumità dei nostri pescatori e del loro lavoro - afferma Paolo Tiozzo, vice presidente Fedagripesca-Confcooperative - non possiamo continuare a rincorrere le emergenze. A livello locale dobbiamo sfruttare al meglio i fondi che arrivano dall'Europa".