In punto di morte chiama tutti i parenti a raccolta per l'ultimo saluto. Così, in provincia di Caserta - come racconta La Stampa -, un'ottantina di persone con bambini al seguito si sono riunite per la veglia funebre e poi per il funerale dell'anziana, lo scorso 27 dicembre. 

Un momento di raccolta insomma, un'intima riunione di famiglia per celebrare la scomparsa di una persona cara. Alla fine, però, la 'rimpatriata' è costata cara: in 76, fra cui diversi minorenni asintomatici, sono infatti risultati positivi al coronavirus. E adesso si trovano tutti in isolamento. 

Il focolaio è scoppiato nel Comune di Rocca d'Evandro dove, il mancato rispetto delle norme anti-Covid - necessario e doveroso seppur in una situazione di lutto - rischia di costar caro. È stata la Asl locale a ricostruire l'accaduto e a ricondurre l'indagine epidemiologica alla vicenda. 

Per scongiurare un'ulteriore diffusione del contagio la sindaca della cittadina ha firmato un'ordinanza che prevede la limitazione di tutti gli spostamenti, la chiusura di parchi, del mercato comunale e del cimitero. E il divieto di partecipazione ai riti funebri esclusi i parenti solo di primo e secondo grado.

"Cari pazienti e abitanti tutti di Rocca D'Evandro, come vi avevo già anticipato giorni fa, sul territorio si è registrata una recrudescenza di casi da coronavirus - si legge sulla pagina Facebook del medico del paese coinvolto nel focolaio -. Un aumento in parte dovuto agli inevitabili contatti della vita quotidiana e lavorativa, in parte invece dovuta, permettetemi di dirlo, ad una leggerezza fin troppo ottimistica dei cittadini". 

Il tempestivo intervento della prima cittadina, in accordo col medico e con l'Asl locale, ha fatto sì che la situazione non degenerasse ulteriormente, in attesa, adesso, di capire che tipo di ripercussioni ci saranno sull'intera comunità.