Cominceranno oggi, lunedì 11 dicembre, le autopsie sui corpi di Pierina Di Giacomo, Romeo Sanna e Virginia Giuseppina Facca, i tre pazienti dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove un rogo scoppiato lo scorso venerdì notte ha provocato un blackout elettrico e di conseguenza, questa è l’ipotesi, la morte delle persone, tutte anziane, che vivevano attaccate ai macchinari.

I parenti delle vittime hanno denunciato l’accaduto e il procuratore capo Francesco Menditto ha aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo e incendio colposo.

Il posto di primo soccorso è stato temporaneamente trasferito nella palestra messa a disposizione del Comune e i malati oncologici sono stati portati su Colleferro, mentre gli inquirenti si concentrano sulle cause che hanno provocato il rogo.

Certo è che l’impianto antincendio e gli idranti non erano funzionanti. “Mia madre aveva 84 anni, era ricoverata e intubata. La sua vita era legata a una macchina – ha detto, come riporta Leggo, la figlia di una delle vittime . Se durante l’incendio c’è stato un blackout e i macchinari non hanno funzionato, è possibile che sia morta per questo”.

“Mi chiedo a cosa serva un tossicologo per l’autopsia visto che le cause della morte potrebbero non essere legate solo al fumo ma anche ad altri elementi come questo – ha detto la donna – La verità non emergerà. Immagino che durante il caos dei soccorsi sia stata fatta una scelta di priorità sui pazienti, nonostante mi abbiano detto di aver tentato di rianimarla”, ha spiegato.