La chiamata. Lo shock. La corsa disperata verso il luogo dell’incidente. La speranza che la sua famiglia stesse bene. Al suo arrivo, però, la visione della sua famiglia distrutta. E così non ha retto il papà di Manuel, il bimbo di cinque anni vittima dell’incidente avvenuto a Casal Palocco. Fermato prontamente dalle forze dell’ordine, avrebbe tentato di aggredire gli youtuber che stavano filmando una sfida social sulla Lamborghini Urus. Mentre la madre, Elena Uccello di 29 anni, e la sorellina, di 3 anni, sono gravemente ferite. 

L’INCIDENTE - La dinamica dell’incidente è ancora da definire e risulta poco chiara. Quel che si è appreso sino a questo momento è che nel pomeriggio di ieri, una Smart (con a bordo la giovane mamma e i suoi due figli) si è scontrata a Casal Palocco con la macchina noleggiata e guidata dai noti youtuber TheBordeline. Il piccolo Manuel è deceduto dopo una corsa disperata all'ospedale Grassi di Ostia, mentre la mamma e la sorellina sarebbero attualmente ricoverate in gravi condizioni. Illesi invece i cinque giovani a bordo della Lamborghini. 

LE ACCUSE AL NOLEGGIATORE - "Esprimo il cordoglio a nome di tutto lo staff alla famiglia del bimbo, sono distrutto – scrive il noleggiatore in una storia Instagram – Sono distrutto, ma ricordo che la dinamica è ancora poco chiara e che insultare noi solo perché noleggiamo l'auto a persone che possono incorrere o causare incidenti non serve a nulla. Le responsabilità verranno accertate da chi di dovere e chi ha sbagliato pagherà".

Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è intervenuto sul caso "Mi auguro che la madre e la sorellina possano rimettersi presto e che le forze dell’ordine accertino quanto prima le responsabilità di quanto è accaduto".

CHI SONO I BORDELINE – I ragazzi coinvolti nell’incidente fanno parte di un gruppo molto conosciuto sui social, specialmente YouTube e TikTok, dove contano migliaia di followers. Tra le ipotesi delle possibili cause del sinistro, il fatto che i cinque giovani si siano distratti per realizzare materiale video e quindi che stessero utilizzando i dispositivi elettronici per la sfida social che prevedeva di passare due giorni di seguito all'interno della macchina. La sfida, e il relativo video, si sarebbe dovuto chiamare: "Vivo 50 ore in Lamborghini", da pubblicare successivamente su tutte le piattaforme. Un format già replicato nel 2020, con "Vivo 50 ore in Tesla". Importante specificare che si tratterebbero solo di ipotesi e che si è accora in attesa delle conclusioni delle indagini da parte delle forze dell'ordine.