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Nel tardo pomeriggio del 16 settembre, sui profili di messaggistica dei militari è circolato un audio, di cui si ignora l’autore, dove si parlava di rischio di scontro con volatili.
“Ho parlato adesso con il Simone, il marito della Lidia e sì, confermo: Pony 4 è caduto” si sente nella registrazione. “In decollo ha fatto un birdstrike fortissimo, ha preso un sacco di uccelli. Gli avevano dato per status che era più che moderate [moderato, ndr], era severe [severo, ndr]. Sono decollati con tutti quegli uccelli lì… un disastro. Ha impattato, ha preso dentro gli uccelli e ha crashato [s’è schiantato, ndr]”.
La registrazione finisce riferendo che “si è lanciato bassissimo, hanno visto il paracadute… qualcuno dice che l’ha visto, qualcun altro che non l’ha visto. Però, m’han detto che comunque era molto molto basso. E in ogni caso si sarà fatto male se è atterrato, purtroppo. L’importante è che sia vivo… speriamo”.
L’attendibilità della registrazione dovrà essere valutata ed eventualmente confermata dalla Procura di Ivrea (che segue le indagini) e dalla commissione di investigazione dell’Aeronautica Militare. Si dovrà anche comprendere la causa effettiva del guasto, tutti i fattori coinvolti e l’eventuale rilevanza dell’impatto con volatili, analizzando i dati della scatola nera e confrontandoli con le comunicazioni audio dei piloti, senza tralasciare i reperti rinvenuti a terra.
Altri piloti in servizio di linea, poco prima della tragedia, avevano riferito la presenza di uccelli. Tuttavia non era competenza né loro né della torre di controllo dichiarare il valore di rischio impatto con volatili (in gergo bird strike). Spetta alla società di gestione aeroportuale (la SAGAT SpA, nel caso di Caselle) monitorare e liberare, ove necessario, l’area dai volatili. Si indaga infatti anche per capire se sia stato seguito o meno detto protocollo.
Intanto, Gabriella Viglione, procuratrice di Ivrea, ha iscritto il Maggiore Oscar Del Do, pilota del velivolo acrobatico con all’attivo circa duemila ore di volo, nel registro degli indagati. Il passaggio, dice la procura, è un atto dovuto, necessario per disporre una serie di accertamenti tecnici irripetibili. Nell’atto notificato dai Carabinieri, a quanto si dice, comparirebbero esclusivamente riferimenti a “disastro e omicidio in forma colposa” (i due reati oggetto dell’inchiesta). Pare che il Maggiore sarà difeso da un legale del’Avvocatura di Stato.