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Emil Ciurara, 30 anni, barcollava per la fatica di un viaggio senza fine dopo aver bevuto l'ennesimo caffè in una stazione di servizio sulla A1. Il romeno è stato arrestato per omicidio stradale dopo aver provocato il pauroso incidente sull’Autosole nel quale sono morti due dei suoi i figli (una bimba di 2 anni e uno di 10) e i genitori cinquantenni. Aveva guidato ininterrottamente per trenta ore dalla Transilvania sino alla Toscana. E il viaggio, nei suoi piani, si sarebbe dovuto concludere a Napoli.
L’uomo era già stato condannato per una rapina in Calabria e si trovava in libertà condizionata. Avrebbe ammesso alla Polstrada che non ce la faceva più a continuare quel viaggio. "Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, ero stanco morto", avrebbe confessato confermando la testimonianza di un automobilista che avrebbe visto, alcuni chilometri prima dell’incidente, la Volkswagen Turan sbandare paurosamente e procedere a zig e zag.
"Quando me ne sono accorto ho diminuito la velocità e mi sono distanziato da quell’auto che sembrava impazzita", ha spiegato il testimone.
Lunedì ci sarà l’udienza di convalida dell’arresto e il romeno potrebbe raccontare meglio la dinamica dell’incidente. Il minivan sul quale viaggiava la famiglia si è scontrato con un camion e poi con un’altra auto causando, oltre alla morte di quattro persone, il ferimento di altre sette.