L'influenza 2022-2023 si sta confermando più 'cattiva' di quella degli anni scorsi. Tra il 7 e il 13 novembre, i casi aumentano soprattutto tra i bimbi minori di 5 anni, con un'incidenza quasi tripla rispetto a quella totale, e "la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali mostra valori sopra la soglia epidemica e superiori a quelli registrati nelle ultime stagioni". E la fotografia scattata dall'ultimo bollettino della rete di medici sentinella InfluNet, aggiornato dall'Istituto superiore di sanità. "Si intensifica la circolazione dei virus influenzali - indica il report - anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori".

Nel periodo analizzato, i casi stimati di sindromi simil-influenzali rapportati all'intera popolazione italiana sono circa 388mila, per un totale di circa 1 milione e 180mila connazionali già contagiati a partire dall'inizio della sorveglianza. Nella 45esima settimana 2022 l'incidenza complessiva è pari a 6,57 casi per mille assistiti (erano 4,8 per mille la settimana precedente). Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 19,64 casi per mille assistiti; dai 5 ai 14 anni è di 9,27 casi/mille; dai 15 ai 64 anni è di 5,85/mille e dai 65 anni in su di 3,48/mille.

"Tutte le regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza - si legge nel bollettino - hanno superato la soglia basale" epidemica, "tranne Molise, Basilicata e Valle d'Aosta. In Lombardia e Umbria l'incidenza delle sindromi simil-influenzali ha raggiunto il livello di media entità". Campania, Calabria e Sardegna non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet.