Grande soddisfazione da parte dei parlamentari sardi per il voto unanime della Camera che ha riconosciuto il principio di insularità in Costituzione.

Abbiamo votato: sì al riconoscimento del principio di insularità in costituzione. La crisi di governo, lo scioglimento delle camere e le elezioni politiche del prossimo 25 settembre non ci hanno distolto l’attenzione dalle priorità e dai problemi urgenti. Con lo sguardo rivolto al futuro abbiamo approvato una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che consentirà a Sardegna e Sicilia di superare le difficoltà e gli svantaggi legate all’essere isole. un voto storico, che ci unisce. Una battaglia che dopo lunghi anni vede finalmente la giusta conclusione”. È il commento, subito dopo il voto, della deputata di Insieme per il Futuro Paola Deiana.

"Grazie alla Lega viene riconosciuta definitivamente la peculiarità delle isole. Un evento storico: finalmente non solo le grandi isole, ma anche quelle minori, potranno intervenire per colmare gli svantaggi derivanti dall'insularità. Una battaglia che parte da una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, per la quale ci siamo lungamente battuti sia alla Camera che al Senato. È stato soprattutto l'impegno del nostro capogruppo Molinari con i colleghi Ziello e Zoffili, ad averci fatto portare a casa un risultato fondamentale per questi territori. Da oggi sardi e siciliani, ma non solo, vedono riconosciuti i loro diritti. Finalmente l'insularità è legge". Lo dice il deputato della Lega Guido De Martini.

"Il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione è un risultato storico e rappresenta il giusto riconoscimento dei diritti di tutti gli italiani isolani". Lo dice il deputato di Italia Viva Bernardo Marino. "La sintonia tra i parlamentari di Sardegna e Sicilia ha consentito di portare a termine un percorso complesso in tempi brevi, evitando che lo scioglimento anticipato delle Camere vanificasse il grande lavoro svolto in questa legislatura - aggiunge - Da qui si dovrà partire per eliminare definitivamente, con atti concreti, la condizione di svantaggio rispetto al 'continente' che tuttora affligge le popolazioni delle nostre isole. Italia Viva c'è e farà la sua parte".

"Vogliamo essere cittadini europei e avere pari opportunità. Questa libertà per noi significa la possibilità di scegliere di mettere su casa in Sardegna, di fare una famiglia in Sardegna, di avere il nostro lavoro, che ci dia la possibilità di vivere in modo dignitoso e di dare il nostro contributo alla società. Vogliamo essere liberi di scegliere anche di vivere nelle zone interne, con adeguate garanzie in termini di tutela della salute, di tutela del lavoro". Così Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, sul riconoscimento del principio di insularità in Costituzione. "Vogliamo - ha aggiunto Cappellacci, ricordando in aula l'azione del comitato promotore della legge e dei Riformatori sardi - essere liberi di mandare i nostri ragazzi a studiare dove ritengono, perché abbiamo veramente tantissime intelligenze che si sono formate e hanno fatto un percorso come cittadini del mondo, ma poi vorremmo che fossero liberi di tornare in Sardegna a dare il loro contributo. Perché questo accada ci devono essere delle condizioni di base. E' l'insularità il nodo che ci penalizza e che crea una serie di svantaggi strutturali, che sono banali da comprendere. Se pensiamo alla continuità territoriale, avevamo ottenuto un risultato straordinariamente importante perché potevano venire in Sardegna, allo stesso prezzo e con le stesse condizioni, il sardo, i residenti, i nostri fratelli emigrati ma anche gli altri italiani e anche gli altri cittadini del mondo, perché avevamo la tariffa unica. Oggi, per un'interpretazione restrittiva, non per un cambio di quadro normativo dell'Europa, questo diritto ci è stato negato. Noi non chiediamo assistenza - badate bene -, non siamo qui ad autocommiserarci, a porgere la mano e a dire: 'per favore aiutateci' Noi vi diciamo: 'per favore, dateci la possibilità di dare il nostro contributo'; vedrete che sarà un contributo costruttivo e prezioso per mandare avanti, in un momento di grande difficoltà, l'intero Paese".

"Il riconoscimento in Costituzione della condizione peculiare di insularità è un fatto storico al quale si deve dare concreto seguito con provvedimenti dai contenuti adeguati". Lo ha detto Mario Perantoni, deputato sassarese del Movimento Cinque Stelle e presidente della commissione giustizia di Montecitorio, intervenendo nella dichiarazione di voto durante l'approvazione della pdl di iniziativa popolare. Perantoni ha spiegato che "essere isolani comporta enormi costi aggiuntivi di cui è necessario tenere conto nell'azione di governo. L'insularità, infatti, rappresenta un freno allo sviluppo perché oggettivamente sono più difficoltose le possibilità di collegamento e di scambio con altre regioni. Se da un lato è vero che l'isolamento consente una più efficace tutela degli ecosistemi e delle specificità ambientali e culturali, dall'altro costituisce certamente un fattore di rallentamento. Ad esempio, la mia regione, la Sardegna, si trova ben al di sotto della media europea e italiana in quasi tutti gli indicatori adottati dalla commissione Ue per esprimere la competitività delle regioni europee, precisamente al 234º posto su 268 regioni, con valutazioni estremamente negative su alcune dimensioni cruciali: infrastrutture, capitale umano, innovazione e in generale qualità dell'azione amministrativa. Dunque, intervenire tenendo conto della particolare condizione delle isole è indispensabile per dare al Paese effettiva coesione e una maggiore giustizia sociale", ha aggiunto Perantoni.

"E' stata fondamentale la battaglia dei popoli sardo, siciliano e delle altre isole, con la Sardegna protagonista, che hanno contribuito a raccogliere le firme incrociando il sentimento popolare con la disponibilità parlamentare, che è stata centrale". Lo ha detto oggi nell'Aula della Camera la presidente della commissione Lavoro Romina Mura (Pd) dichiarando il voto favorevole del Partito democratico alla proposta di legge costituzionale per il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'Insularità, condiviso dai colleghi sardi Gavino Manca e Andrea Frailis. L'attuale formulazione dell'articolo 119, per la parlamentare dem "rappresenta il riconoscimento di una situazione geografica, sociale ed economica peculiare e inserisce nel dibattito politico l'insularità, che diventa il parametro base per individuare poi i livelli essenziali di prestazione, per perequare e definire i fabbisogni standard dei territori e destinare le risorse necessarie". Sottolineando "le disuguaglianze che nell'Italia insulare sono tremende", Mura ha spiegato che "attraverso il principio di insularità si può rilanciare il meccanismo pattizio che sta alla base del rapporto tra lo Stato e le Regioni speciali", precisando che "il ruolo delle Autonomie speciali che deve essere rivisto e ampliato".

"L'approvazione di oggi alla Camera della modifica costituzionale che prevede il riconoscimento della condizione di insularità per la Sardegna costituisce una svolta storica per lo sviluppo dell'isola. Sia dal punto di vista economico che sociale, comporterà un cambiamento reale nella vita dei cittadini perché saranno riconosciute e compensate le situazioni di svantaggio determinate dalla natura di isola. Una battaglia che ho combattuto per anni insieme a tanti colleghi e che oggi, finalmente, possiamo dire vinta". Così Giuseppe Luigi Cucca, Vicepresidente di IV in Senato.