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"Fuori la guerra dall’università”. Lacrimogeni e spintoni. Sono le immagini che arrivano dall'università la Sapienza di Roma, dove si sono vissuti veri e propri momenti di guerriglia in occasione della seduta di Senato accademico. L'organo era riunito anche per parlare della propria posizione rispetto al conflitto in Medio Oriente. Il meeting è culminato con la firma di un documento che ribadisce il no a qualunque forma di boicottaggio della collaborazione scientifica.
Circa 200 tra studenti e studentesse hanno sfilato per i viali dell’università e, con una foto di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu con sopra la rappresentazione di mani insanguinate, sono entrati anche nella facoltà di Lettere, accanto al rettorato.
I manifestanti, mentre uscivano dalla città universitaria in corteo, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Gli studenti hanno dunque tentato di forzare il blocco scatenando le cariche della polizia. Alcuni sono rimasti feriti. Feriti anche alcuni poliziotti e presa d’assalto una volante della polizia.
"La mia vicinanza alla rettrice, Antonella Polimeni. Quello che sta accadendo all'Università La Sapienza è vergognoso. La protesta legittima non può mai sfociare in violenza e prevaricazione. La decisione del Senato evidenzia che la comunità accademica non accetta imposizioni da una minoranza che vorrebbe isolare le università italiane dal contento internazionale. La ricerca non si boicotta". Lo scrive sui social la ministra dell'Università Anna Maria Bernini.