"Non c'è nessuno, sono tutti a Milano. Non so perché sia successa questa cosa, forse bisognerebbe chiedere alle banche".

Sono le poche parole che una parente di Claudio Usala, l'imprenditore cagliaritano di 30 anni che lunedì mattina si è dato fuoco davanti alla villa di Berlusconi ad Arcore, si è lasciata sfuggire al telefono con l'ANSA.

Nessuna parola sul gesto del giovane imprenditore. Usala è titolare della società "V-Connect", una ditta che produce un particolare tablet per ascensori denominato "Escort" in cui trasmettere pubblicità e informazioni utili. Un nuovo veicolo di comunicazione, come lo definiscono nel sito V-Connect, per rendere più piacevole il tempo di attesa sugli ascensori. Sul sito anche video dimostrativi sulle potenzialità del prodotto. Un'idea innovativa, quindi, in cui Usala credeva molto.

Lo dimostra la frase di Albert Einstein pubblicata sul profilo dell'azienda: "Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. L'unica crisi pericolosa è la tragedia di non voler lottare per superarla".

L'azienda secondo quanto dichiarato dallo stesso Usala ai carabinieri che lo hanno soccorso, sarebbe stata in espansione, ma le banche gli avrebbero ridotto drasticamente il fido, mettendolo in grosse difficoltà.

Da qui la decisione di farla finita, dandosi fuoco come atto dimostrativo.