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Prosegue il botta e risposta fra il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore della Sardegna Christian Solinas. Il primo cittadino meneghino, intervenendo in merito al passaporto sanitario preteso per l'accesso nell'Isola dal leader del Psd'Az, aveva dichiarato: “Vedo che alcuni presidenti di Regione dicono che accoglieranno a braccia aperte i milanesi. Altri, non li cito, dicono ‘magari se fanno una patente di immunità’ è meglio. Quando deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò”.
Pronta la replica del presidente della Regione Sardegna: “Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività. La Sardegna lo ha fatto proprio per poter accogliere al meglio e in sicurezza tutti i cittadini, anche e soprattutto quelli che sarebbero fortemente penalizzati se il Governo andasse avanti nell'ipotesi di bloccare la mobilità dei residenti in regioni considerate a rischio superiore verso quelle a basso rischio. Sala - ha conclusa Solinas piccato - in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia”.
Pochi minuti dopo la controreplica dell'amministratore lombardo: "Illustre Presidente Solinas, rispondo con educazione a quanto da lei affermato. Ho parlato a titolo personale, ma non tiro proprio indietro la mano: io non andrei in vacanza laddove fosse richiesto un test di negatività al virus. A parte il fatto che non è così semplice disporre di questi test, penso sia sbagliato discriminare gli italiani per regioni di appartenenza. Milano e la Lombardia saranno sempre terre di libertà e di accoglienza. Ci aspettiamo lo stesso dal resto del Paese".