Il settimanale uscito in edicola ieri mattina vede in copertina il ministro Salvini sotto una mano che si leva nel gesto di indicare il «Vade retro» del titolo.

Famiglia Cristiana dopo l'ennesima tragedia di migranti morti in mare (le vittime, ricorda il settimanale, sono già 1.490 dal primo gennaio al 18 luglio), fa il punto sull'impegno della Chiesa italiana, e sceglie di raccogliere le storie di impegno della Chiesa italiana nell’accoglienza e apre con le parole della presidenza della Conferenza episcopale italiana: “Come pastori non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto”.

Il ministro dell'Interno ha replicato inizialmente in tono ironico chiedendo se fosse venuto bene in foto, ma poi ne parla con toni più seri: "Non penso di meritarmi l'accostamento a Satana. È di pessimo gusto e irrispettosa nei confronti di chi sta lavorando e chiede rispetto. Io non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma non penso di meritare tanto. Chi fa quella copertina vada all'Espresso o a la Repubblica, da loro me l'aspetto ma non da Famiglia Cristiana ". Così Matteo Salvini, commenta la copertina di Famiglia Cristiana. Il ministro spiega di "avere quotidianamente il sostegno di tante donne ed uomini di Chiesa" e riferisce che "anche il catechismo dice che bisogna accogliere nella misura del possibile. E penso che con i numeri che abbiamo la misura del possibile in Italia sia colma o quasi".

Sui social diversi schieramenti, ma in molti hanno criticato il settimanale per la copertina che non sembra seguire la linea del predicare il bene, quasi spingendo all’odio ideologico” verso il ministro Salvini.

Tra i vari twett si leggono frasi come “I preti pedofili sono Satana. Chissà se Dio vi perdonerà mai per tanta omertà e finto buonismo”, che attaccano il settimanale anche per il fatto che non pubblichi articoli che parlano dei fatti accaduti questi giorni e usciti in vari giornali, come a voler “insabbiare le loro schifezze” come la brutta storia del prete 70enne pedofilo che a Prato è stato colto in flagranza di reato con una bimba di 10 anni, o la notizia della suora che in Argentina selezionava i bambini più fragili e indifesi per offrirli alle attenzioni di preti depravati e pedofili, o ancora che in Cile sono stati indagati 140 preti per pedofilia.