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Un bonus fino a 20mila euro per chi si sposa in chiesa. È la proposta della Lega per “rilanciare” le nozze religiose. L'incentivo dovrebbe essere ripartito in cinque quote annuali, da corrispondere attraverso le detrazioni delle spese sostenute e documentate nella dichiarazione dei redditi, per chi decide di contrarre il matrimonio religioso e quindi di sposarsi in chiesa.
A presentare il disegno di legge sono stati i deputati della Lega Domenico Furgiuele (vicecapogruppo), Simone Billi, Ingrid Bisa (segretaria della Giunta per le Autorizzazioni), Alberto Gusmeroli (presidente della commissione Attività produttive) ed Erik Pretto.
L'obiettivo dichiarato è quello di contrastare il "calo verticale soprattutto dei matrimoni celebrati con rito religioso, che risulta più che doppio rispetto a quello dei matrimoni civili (-67,9 per cento contro -28,9 per cento)" registrato tra il 2019 e il 2020, soprattutto tra i più giovani, causato dalle "misure di contenimento dell'emergenza sanitaria".
In particolare, sottolineano gli autori dell'iniziativa, "in Italia nel 2021 sono stati celebrati circa 179.000 matrimoni: rispetto al 2020 si tratta di un raddoppio, anche se questo aumento non è stato sufficiente a recuperare quanto perso nell'anno precedente, infatti rispetto al 2019 i matrimoni sono inferiori del 2,7 per cento".
Un calo che penalizza soprattutto i matrimoni religiosi. "Le ragioni che allontanano le giovani coppie dall'altare e che le portano a prendere in considerazione solo ed esclusivamente il matrimonio civile -spiegano ancora gli esponenti leghisti- sono molteplici e di natura differente. Innanzitutto il matrimonio civile è di per sé una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso. Molte coppie sono dubbiose anche sui corsi prematrimoniali, i quali hanno una finalità ben precisa e spesso sottovalutata: cercare di far capire alla coppia se si è realmente pronti nel prendere la decisione di sposarsi".
Per questo la proposta dei deputati del Carroccio di "introdurre il cosiddetto “bonus matrimonio”, volto ad agevolare le giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20 per cento delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso quali: ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti; gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up e, infine, il servizio fotografico".
Beneficiarie dell'agevolazione sarebbero le coppie under 35, con cittadinanza italiana da almeno 10 anni, e con un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 23.000 euro e a 11.500 euro a persona.