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Oggi la Polizia di Stato celebra il 169° Anniversario dalla sua fondazione; quest’anno la ricorrenza assume particolare significato in quanto coincide con i quarant’anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 121 del 1981 che ha trasformato il Corpo delle guardie di pubblica sicurezza nella Polizia di Stato e ha ridisegnato l'intero assetto dell'Amministrazione della pubblica sicurezza. Quarant’anni di storia al servizio delle comunità che ha portato la Polizia di Stato ad essere una forza di polizia moderna, democratica e ad ordinamento civile.
Una legge, quella del 1981, a suo tempo discussa e controversa poiché introduceva, tra l’altro, l’addio alle stellette ed anche la sindacalizzazione. Due aspetti che preoccupavano la pubblica opinione poiché si temeva che una polizia sindacalizzata senza più stellette e disciplina non sarebbe stata in grado di svolgere i propri compiti in modo affidabile.
Un altro punto caratterizzante della legge fu la piena partecipazione delle donne: la 121 infatti permise il pieno riassorbimento del vecchio Corpo della polizia femminile, che fino a quel momento aveva rivestito un ruolo marginale e limitato ad incarichi specifici che riguardavano il contrasto dei reati nei confronti di donne e bambini, reati contro la moralità pubblica e a sfondo sessuale. Sovente le donne venivano impiegate per la tutela del lavoro minorile e per il contrasto all’evasione scolastica.
La legge di riforma garantì alle poliziotte lo stesso trattamento economico, le stesse possibilità di carriera degli uomini consentendogli di accedere ai massimi vertici dell’Istituzione. Questa “rivoluzione” aprì la strada all’ingresso delle donne in tutte le forze armate e segnò la fine dell’eguaglianza condizionata dalle attitudini di genere. Per 40 anni la parola d'ordine per la Polizia è stata, e continua ad essere, "Servizio". Essere dunque al servizio del Paese, tutelando le comunità, ieri come oggi, dando così corpo e significato al claim che oggi contraddistingue la Polizia di Stato: #essercisempre.
Le restrizioni imposte dalla contingenza pandemica hanno limitato la celebrazione di questa giornata alla sola deposizione di una corona dinanzi al monumento ai Caduti da parte del Questore Alfonso Polverino alla presenza del Vice Prefetto di Nuoro Luca Dessì. Sono stati comunque diffusi i dati dell’attività dello scorso anno; tra i fatti di maggior rilievo si registrano 3 omicidi e 5 tentati omicidi, 16 rapine, 845 furti, nr 841 truffe e frodi informatiche.Il controllo del territorio ha assunto carattere preminente anche in ragione dell’emergenza pandemica che ha visibilmente condizionato la mobilità sul territorio.
In tale ambito un impegno particolare è stato profuso dal personale dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sovente supportato nei servizi specifici di controllo del territorio dal personale del Reparto Prevenzione Crimine. Non si è trattato solo di garantire il rispetto della legge, ovvero di porre in condizione di non nuocere coloro i quali hanno arrecato pregiudizio alla sicurezza, ma è stato svolto un compito più oneroso ed orientato alla prossimità verso la cittadinanza.
La Sala Operativa ha ricevuto e gestito nr. 5.582 richieste di intervento pervenute sulla linea 113. Tra gli impegni di soccorso pubblico si deve ricordare quello legato all’alluvione che ha colpito la comunità di Bitti; il personale della Polizia di Stato è intervenuto nell’immediatezza in soccorso della popolazione gestendo la calamità e ha evitato ulteriori conseguenze più gravi per i cittadini, collaborando attivamente con le squadre di soccorso. Per quanto attiene l’attività di repressione le Volanti hanno proceduto all’arresto di 10 persone mentre 115 sono state le denunce in stato di libertà.
La Squadra Mobile ha concluso numerose attività investigative finalizzate alla repressione dei reati di genere, ed in particolare delle rapine in ambito provinciale con diramazioni regionali e della produzione e traffico degli stupefacenti. In proposito si ricordano le due ultime operazioni appena concluse; quella in collaborazione con gli omologhi uffici investigativi regionali, che ha permesso di fare luce sulle rapine in danno dei furgoni portavalori e quella al Caveau di Sassari con l’individuazione dei responsabili che ha consentito di sgominare una pericolosa organizzazione criminale.
Altra importante operazione ha riguardato invece un’organizzazione dedita alla produzione ed al traffico degli stupefacenti operante tra Ottana e Macomer con il sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. La Digos ha costantemente seguito e monitorato tutte le manifestazioni che hanno interessato la provincia di Nuoro; ha altresì rivolto attenzione agli stranieri che hanno trascorso il periodo di trattenimento amministrativo all’interno del Centro di Permanenza e Rimpatri di Macomer.
L’ufficio misure di prevenzione della Divisione Anticrimine ha svolto attività di controllo e accertamento nei confronti di coloro che per la loro pericolosità sociale potevano essere destinatari di una misura di prevenzione. In tale ambito il predetto sono stati adottati 158 avvisi orali, 19 fogli di via obbligatori, 16 ammonimenti in materia di Stalking e codice rosso. L’ufficio minori ha svolto attività di raccordo e collaborazione con i servizi sociali dei comuni della Provincia di Nuoro per il collocamento dei minorenni in difficoltà presso appositi istituti di accoglienza predisposti dal Tribunale per i minorenni.
La Divisione della Polizia Amministrativa, oltre alle attività ordinarie in materia di passaporti, licenza di esercizi pubblici, infortuni sul lavoro, armi/materiale esplodente e relativo contenzioso, ha effettuato 72 controlli di esercizi pubblici sanzionando 22 titolari, ha rilasciato 342 licenze di porto d’armi e 765 passaporti. L’Ufficio Immigrazione ha gestito da un punto di vista amministrativo 2807 stranieri di cui 300 minori; nello scorso anno sono stati espulsi 171 cittadini stranieri e 9 cittadini comunitari sono stati allontanati dal territorio nazionale.
Di particolare rilievo è stata l’attività svolta dal personale dipendente in ragione del considerevole numero di migranti ospiti dei centri di accoglienza S.P.R.A.R. ubicati nel territorio di questa provincia ove sono alloggiati 95 stranieri di diverse etnie. I Commissariati di Pubblica Sicurezza di Siniscola – Ottana – Orgosolo – Macomer – Gavoi – Tortolì – Lanusei hanno vigilato efficacemente il territorio, contribuendo a numerosi servizi predisposti per il rispetto delle norme comportamentali anti COVID-19. Sono state inoltre vigilate numerose persone sottoposte a misure di prevenzione ed agli arresti domiciliari.
I Dirigenti dei Commissariati hanno anche affiancato i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale nel corso di vasti incendi che hanno lambito villaggi turistici siti nella provincia partecipando attivamente con la struttura di soccorso. Sotto il coordinamento degli uffici provinciali di Polizia Giudiziaria hanno concluso attività investigative che hanno fatto luce su atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici; di rilievo anche quella di contrasto alle produzione e vendita degli stupefacenti.
La Sezione Polizia Stradale con i Distaccamenti di Bitti – Laconi – Lanusei – Macomer – Orosei – Siniscola ha significativamente incrementato il numero di pattuglie impiegate nei servizi di Controllo del Territorio, oltre che nei servizi di specifica competenza. Sotto il profilo dell’attività di Polizia Giudiziaria è stata fatta piena luce su una truffa in danno di utenti da parte di un concessionario che ha venduto autovetture ai clienti taroccando i contachilometri delle auto. La Polizia Postale ha operato nel settore di specifica competenza svolgendo attività delicate su reati informatici e pedopornografici, truffe online, bullismo e cyberbullismo.