Un anno fa, nel centro Italia, la terra tremava. Furono giorni di paura e macerie. Giorni di esistenze messe in ginocchio dalle scosse di un sisma devastante che ha segnato profondamente la storia della gente di quelle parti. L’Italia intera si strinse attorno agli abitanti delle zone colpite dal terremoto, uomini e aiuti arrivarono nei mesi a seguire per ricostruire le case, i paesi, le vite della gente.

Un anno dopo, a Cascia, uno dei paesi umbri simbolo della tragedia, si ricordano quei giorni con una manifestazione promossa dall’amministrazione comunale e volta a ringraziare tutte le associazioni di volontariato che in quelle settimane furono presenti con generosità.

Fra le delegazioni presenti anche una della Protezione Civile della Sardegna, guidata dal 50enne di Assemini Emilio Garau, presidente della Prociv Italia. “Domani sera – racconta Garau – prenderemo la nave da Olbia alla volta di Cascia in occasione dell’anniversario del terremoto. L’amministrazione comunale ha organizzato alcune giornate di ringraziamento che si inseriscono nel calendario della Sagra dello zafferano, all’interno della quale si terrà, appunto, questo momento commemorativo”.

Racconta Garau: “Saranno presenti le delegazioni di tutte le associazioni di volontariato che hanno partecipato ai soccorsi nel territorio di Cascia. Io, come presidente nazionale, partirò assieme alla Prociv Augustus di Assemini, alla Prociv Serrenti, e all’Arcus Cagliari. Assieme a noi anche il giovane Elias Taberlet, protagonista dell’ultima paradura in Sardegna che ha deciso di divenire volontario a pieno titolo della Prociv Assemini. Dopo la messa celebrata nella basilica di Santa Rita dall’arcivescovo di Perugia, ti terranno convegni e momenti di incontro fra la comunità di Cascia e i volontari. Noi saremo lì dal 28 sera sino al 30 sera”.

Quello che collega la Sardegna e il borgo di Cascia è un ponte di solidarietà costruito nei mesi successivi al terremoto. “La comunità sarda e Cascia sono ormai unite in maniera indelebile – conferma Garau –. La nostra presenza come Protezione Civile nei giorni del terremoto fu già motivo di reciproca stima e considerazione. La manifestazione di Sa Paradura, organizzata assieme agli Istentales, alla Coldiretti e a tutti gli sponsor lo scorso aprile, ha rafforzata il legame. Tutto è rimasto nel cuore dei casciani tanto che, dopo la sventura accaduta ad Elia, tanti pastori del posto ci hanno contattato per chiedere di contribuire a ricostituire il suo gregge donando anch’essi una pecora”.

La Protezione Civile è occasione di incontro, momento di crescita, luogo di confronto e arricchimento umano. Ne è convinto Emilio Garau: “Il mondo del volontariato Prociv, anche in Sardegna, è ampio e spazia fra le varie categorie: dal mare all’antincendi alla comunicazione. C’è spazio per chiunque voglia fare volontariato in maniera seria, per tutte quelle persone che si mettano a disposizione della comunità”.

“Voglio rivolgere un invito ai giovani dei nostri paesi – conclude –. Piuttosto che passare le giornate fra la noia del non saper cosa fare della propria vita, prendano esempio da Elia che con umiltà ha scelto un’attività abbastanza tosta per i nostri tempi e, grazie a sa paradura, ha conosciuto il mondo del volontariato abbracciandolo ed entrandone a fare parte. Pensateci anche voi”.