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"Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante". Lo ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenendo sulla vicenda che vede coinvolto il figlio 19enne, denunciato di violenza sessuale da una ragazza di 22 anni.
"Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio", aggiunge la seconda carica dello Stato.
La giovane ha denunciato il terzogenito dell'esponente di Fdi, Leonardo Apache, di averla drogata dopo una serata passata insieme in discoteca a Milano, per poi portarla a casa e avere con lei un rapporto sessuale che non avrebbe approvato.
"Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che - cito testualmente il giornale che ne da notizia – occupa questo tempo “per rimettere insieme i fatti”".
"Lascia oggettivamente molti dubbi - aggiunge il presidente del Senato - il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua".
"Inoltre, incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie - aggiunge la seconda carica dello Stato intervenendo sull'incontro riportato dalla stessa giovane nella denuncia -, la ragazza appariva assolutamente tranquilla".
"Sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero", conclude La Russa.