Immagini strazianti, difficilmente dimenticabili, che ci raccontano quanto stiamo vivendo in questo momento.

Una lunga colonna di mezzi militari, una trentina, ha attraversato ieri il cuore Bergamo. A bordo, settanta feretri dei morti da coronavirus, trasportati dal cimitero bergamasco verso i forni crematori di altre città che si sono rese disponibili.

Questa la situazione: gli ospedali bergamaschi sono al limite, la camera mortuaria non è più in grado di accogliere i feretri delle vittime, le attese per le cremazioni, c’è un solo forno in città attivo 24 ore su 24, hanno superato la settimana per il numero troppo elevato e le agenzie funebri sono al collasso.

I dati. In una settimana nella stessa Bergamo sono decedute 300 persone colpite da coronavirus Covid-19.

Il sindaco Giorgio Gori, che ha voluto ringraziare con una lettera le città che hanno accettato di accogliere i feretri, ribadisce il perché è fondamentale restare a casa: “I contagi continuano a crescere, i presidi ospedalieri sono saturi tanto che abbiamo dovuto chiedere soccorso ad altri ospedali di altre città anche lontane. La cosa giusta che ognuno di noi deve fare è stare a casa”.

A questa situazione critica si aggiunge “un’altra doccia fredda” per Bergamo: la sospensione della realizzazione dell’ospedale da campo. “Solo ieri la Regione Lombardia ha comunicato a tutti il via all’operazione dell’ospedale da campo assolutamente necessaria per dare respiro ai presidi ospedalieri bergamaschi travolti dall’emergenza Covid19 – ha detto il sindaco -. Ma a distanza di un giorno il direttore della Protezione Civile di Regione Lombardia chiede di sospendere l’installazione della struttura che potrà essere ripresa quando si renderà disponibile il personale medico necessario. Ma come?”.

I guariti. Ieri il capo della Protezione civile Borrelli in conferenza stampa si è soffermato sul dato dei guariti: “Oggi (18 marzo 2020), registriamo 1084 guariti un numero importante. Questo porta il numero dei guariti in Italia a 4.025, un incremento del 37% rispetto al valore precedente. È di 2648 l’incremento delle persone attualmente positive, un trend sostanzialmente stazionario nell’ambito dei lavori che abbiamo comunicato nei giorni scorsi. Al momento 28.710 persone risultano positive al virus, i deceduti sono 2.978”.