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Una giornata di lutto e solenne celebrazione a Roma per commemorare un'ultima volta Gigi Proietti, autentica icona della capitale. Il corpo del grande artista romano ha attraversato la città in un corteo funebre, scortato dalla Polizia locale.
Dal Campidoglio al Colosseo, passando per i giardini di Villa Borghese: ovunque il grande Maestro ha ricevuto l'omaggio commosso dei cittadini. Applausi, lacrime, manifesti: "Me viè da piagne, ma che sarà...ciao Gigi, esempio di romanità", e ancora: "Addio re del palcoscenico. Un regno fatto di scene, battute, copioni e luci, e un sipario che si chiude per l'ultima volta".
Il feretro è poi giunto al Globe, il teatro shakespeariano che sarà intitolato al comico. Da lì, dopo il ricordo laico di amici e colleghi e uno scrosciante applauso, il corpo di Proietti è stato portato alla Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, per la celebrazione dei funerali in forma privata. La cerimonia è stata trasmessa su Rai 1.
Tanti i colleghi e personaggi dello spettacolo giunti in città per ricordare il caro Gigi: il primo a entrare nella Chiesa degli Artisti è stato Fiorello, seguito da Rodolfo Laganà -ex allievo del laboratorio Proietti -, che ha ricordato il suo maestro parlando di "una vera e propria istituzione". Poi tanti altri: Enrico Vanzina, Corrado Guzzanti, Marco Travaglio, Luca Zingaretti, Paolo Bonolis e l'ex calciatore della Roma Bruno Conti.
Ha parlato anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi: "Gigi ha dato tanto ai romani e oggi Roma inizia a restituire quello che ha ricevuto - ha detto -. E quando questa pandemia finirà organizzeremo qualcosa di più grande. C’è bisogno di sentirlo ancora vicino a noi".
Uno dei più grandi se n'è andato, e, destino della sorte, l'attuale crisi legata alla pandemia ha impedito che la sua gente potesse stringersi a lui nell'ultimo caloroso abbraccio. Ma il cordoglio, la commozione, e le parole di chi lo ha conosciuto, testimoniano quanto Gigi Proietti abbia solcato cuore e anima. E quel solco impresso, lascerà per sempre traccia del grande Maestro. Addio Gigi.