“Bisogna cominciare a ragionare su 1 miliardo in più per i comuni da qui a fine anno: si rischia di dover fermare i tram, tenere parti delle città al buio, spegnere completamente le luci sui monumenti e razionare i riscaldamenti”: questo l'allarme, affidato all'ANSA, del delegato al fisco locale dell'Anci e sindaco di Novara, Alessandro Canelli. "Domani sarò a Roma per parlare di questa situazione con il presidente Decaro, vedremo che risposte ci arriveranno da Palazzo Chigi", aggiunge.

"La situazione è molto pesante - aggiunge Canelli - perchè non tutti i comuni hanno lo stesso livello di criticità, questo dipende dai contratti di approvvigionamento, ma rispetto alla spesa storica di 1,6 miliardi di euro finora il Governo ha aiutato il comparto con 820 milioni, erogati in varie tranche. E ora il costo complessivo è almeno il doppio. Gli aumenti variano dall'80% a 4 o 5 volte in più rispetto al passato e quindi è evidente che un altro intervento straordinario del Governo ci dovrà essere. Servirà - sottolinea l'esponente Anci - per chiudere i bilanci e per sostenere i cittadini e quindi è evidente la necessità di una forte iniezione di contributi da qui a fine anno. Si potrebbe anche dare la possibilità di pagare l'energia con i fondi rimanenti per l'emergenza Covid, o le risorse eccedenti nei bilanci, ma questi sono strumenti che consentono di aiutare solo certi comuni perchè se nulla cambia ci saranno problemi nelle palestre, nelle piscine, bisognerà ragionare sull'illuminazione pubblica e sicuramente a Natale si dovrà dare una stretta sulle luminarie". 

"Poi c'è anche tutto l'aspetto relativo alle persone fragili che hanno più difficoltà a pagare le bollette. E quindi i comuni hanno anche bisogno di risorse, sul tipo di quelle erogate per il Covid, per aiutare le persone, cosa che molti comuni stanno facendo, tra cui il mio comune che ha previsto un contributo per le persone con un Isee sotto gli 8.200 euro", conclude Canelli.