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“Sto affrontando un periodo di prova e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me”. Queste le parole di Papa Francesco contenute nel testo dell’Angelus che per la quinta volta di fila il Pontefice ha affidato in forma scritta alla sala stampa vaticana.
“Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza. Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura. Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili. Perciò vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore", scrive il Santo Padre, ricoverato al Gemelli di Roma da oltre un mese per polmonite bilaterale.
Il Papa ha ricevuto l'abbraccio a distanza di un gruppo di bambini guidato da don Enzo Fortunato. “Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta dedizione. So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”, si legge ancora nell’Angelus.