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Giovedì la partita di Europa League Lazio – Eintracht Francoforte ha causato nel cuore della Capitale, a Trastevere, diversi problemi dal punto di vista dell’ordine pubblico, con scontri prima della partita continuati poi anche nella notte.
Una pattuglia di carabinieri della compagnia Trastevere è intervenuta in seguito all’aggressione a tre cittadini tedeschi che facevano parte di una comitiva di oltre 20 che aveva cenato in un ristorante della zona. A picchiarli con bottiglie e bastoni erano stati una cinquantina di giovani incappucciati, probabilmente tifosi laziali secondo i militari dell’Arma, che per oltre un’ora, con spranghe e bastoni, hanno seminato il panico nel rione, scatenando la caccia al tedesco a fine partita.
Ma mentre uno dei militari è rimasto ad aspettare l’ambulanza con i feriti, nel video, diventato virale, si vede come l’altro rimasto solo a cercare di calmare il gruppo di aggressori arrabbiati, sia stato insultato pesantemente. Ma oltre agli insulti, gli vengono lanciati addosso oggetti, sampietrini, bottiglie e bidoni dei rifiuti. Il carabiniere aveva già estratto l’arma d’ordinanza puntandola contro gli aggressori ma senza aprire il fuoco per evitare conseguenze peggiori. Poi dopo essere stato colpito alla testa da una bottiglia, si è ritirato in attesa di rinforzi che sono giunti poco dopo: alla vista di altri carabinieri i teppisti sono scappati. Il militare dell’Arma è stato medicato sul posto dal personale medico di un’ambulanza mentre all’ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina sono stati portati i tre tedeschi feriti, con prognosi basse fra i cinque e i tre giorni.
Sull’episodio è intervenuta la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che sul suo profilo Facebook ha postato il video dell’aggressione commentando i fatti: “Sono rientrata a Roma dall’Afghanistan e ho appena visto questo video: un nostro carabiniere aggredito in pieno centro, a Roma, da un gruppo di uomini incappucciati che gli lanciano contro una bottiglia colpendolo alla testa. Il carabiniere era intervenuto per individuare i responsabili di un pestaggio, ma il branco, tutti armati di spranghe e bastoni, ha reagito violentemente. Il militare ha dunque estratto l’arma, per tenerli a debita distanza salvaguardando, in questo modo, la propria incolumità”.
“L’ho appena sentito per telefono, gli ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e a l’Arma dei Carabinieri. L’ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l’intervento e l’ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie, a nome del Paese”.
Foto Corriere