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L'orso M49 immortalato da una foto trappola durante la sua fuga. L'orso era stato catturato e richiuso nel recinto del Casteller, da cui si è però allontanato, Ternto, 16 luglio 2019. ANSA/ US PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
"Come promesso, Fugatti in preda a una inarrestabile orsofobia ha firmato l’ordinanza di cattura e abbattimento dell’orso MJ5". Così la Lega Antivivisezionista punta il dito contro il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Per la LEAL "Fugatti ha più volte dichiarato la sua volontà a procedere con l’uccisione degli orsi problematici indicando JJ4, MJ5 e M62. Finalmente può procedere all’uccisione dopo aver ottenuto i pareri di Ispra e l’autorizzazione di un pilatesco Ministero dell’Ambiente che, nella persona del Ministro Pichetti Fratin, ha preferito lasciare carta bianca a un irresponsabile Fugatti".
"MJ5 - ricostruisce la LEAL - la mattina del 5 marzo scorso aveva aggredito un uomo nel comune di Malè, all'uscita della Val di Rabbi. L'escursionista era in passeggiata con il cane che potrebbe aver allarmato MJ5 che ha lanciato segnali di avvertimento. Ci teniamo a ricordare che le dinamiche non sono chiare e lasciano aperta l'ipotesi che il cane fosse sciolto e, non controllato, abbia innescato la reazione dell’orso".
Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL, rimarca: “Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) prevede per ogni comportamento problematico degli orsi, le relative possibili azioni, compreso l'abbattimento. Tuttavia abbiamo la convinzione che i parametri di pericolosità vengano forzati a seconda della convenienza politica, per cercare consensi e per chiamarsi fuori dalle pesantissime responsabilità di gestione della popolazione ursina sul territorio, che non da oggi è fuori controllo. Orsi condannati, un ragazzo morto e qualche ferito rappresentano la maglia nera dell’Amministrazione di Trento e di un imbarazzante scaricabarile istituzionale”.