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Ragazzi e ragazze, tutti a scuola in gonna per manifestare il dissenso contro gli stereotipi. E' l'iniziativa "Zucchingonna", andata in scena oggi al liceo Zucchi di Monza. "Se un ragazzo ne ha voglia, non vedo perché non dovrebbe farlo", spiega Federico Contini, il 18enne rappresentante d’istituto, che per il secondo anno oggi ha lanciato l’iniziativa per combattere gli stereotipi di genere.
Circa 120 studenti su un totale di 950 hanno aderito. "Anche se molti altri avrebbero voluto ma non avevano una gonna a disposizione", spiegano gli organizzatori.
"I ragazzi – ha commentato il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta – confondono il tema della parità di genere con quello della cancellazione dell’identità sessuale. Quella del liceo Zucchi è una trovata sconclusionata e poco rispettosa delle vere battaglie del dopoguerra per l’emancipazione della donna".
"Si tratta di una criminalizzazione del genere maschile nella sua interezza - aggiunge - ed è un’assurdità che va combattuta allo stesso modo di altri pregiudizi sessisti".
Ma per Contini l’obiettivo dell’iniziativa è "da un lato abbattere lo stereotipo del maschio macho che non deve piangere. E dall’altro vogliamo combattere la sessualizzazione del corpo femminile: canoni non scritti ma universalmente noti che mettono a disagio le persone, che invece devono sentirsi libere di essere come preferiscono".
L'iniziativa ha riscosso il favore della dirigente scolastica e del corspo docenti, divenendo virale sul web e generando entusiasmo nelle associazioni Lgbt+ locali.