“Non mi meraviglio affatto quando il gatto fa qualcosa di misterioso, mi meraviglio quando fa cose normali” ha detto una volta il celebre Gino Paoli, che addirittura ha reso protagonista di un successo musicale una gatta che aveva una macchia nera sul muso.

Chissà se il cantautore si meraviglierà leggendo di Tricche, micio randagio di circa 4 mesi, bianco e nero, abbandonato dalla madre poiché nato con una particolarità (che si verifica un caso ogni qualche milione di nascite): sei zampe.

Tecnicamente è un caso di gemello a ypsilon, con un solo bacino ma due femori e due tibie in più (all’incirca a metà del corpo), inanimate poiché prive di innervazione; il micio aveva inoltre due pancreas, due vesciche, due apparati genitali e due ani.

Lo ha ritrovato, come hanno raccontato le testate Kodami e Toscanamedianews, un’anziana signora di 86 anni nelle campagne di Scansano, a circa 30 km da Grosseto. Subito è stato interpellato Graziano Corridori, veterinario del paese, che vista la complessità del caso ha chiesto aiuto alla clinica Grosseto Nord.

Il collega Claudio Marioni (co-titolare della clinica) e la sua équipe (dottori Fabrizio Corridori, Luca Romano, Valentina Leoni, Alice Lazzeri, Luca Rossi, Giulia Fognani e Giulia Terramoccia) hanno studiato il caso per un mese e mezzo, spiegando che era il primo visto in 32 anni di attività. Con l’aiuto della diagnostica al bario (mezzo di contrasto) hanno individuato gli organi interni funzionanti e quelli doppi, quindi -sfruttando un elettrobisturi ad ultrasuoni- lo hanno operato.

Il giovane Tricche, fin da subito mostratosi dolce e giocherellone (prima dell’intervento -spiegano dalla clinica- correva da una parte all’altra, trascinandosi il corpo del gemello inanimato), in tre giorni si è già ripreso, pur camminando ancora con le gambe un po’ larghe, essendo stato costretto a tale postura per mesi. È stato adottato dalla stessa signora che lo ha trovato.

Dopo tre ore voleva già mangiare - racconta il Dottor Corridori - avendo un metabolismo particolarmente attivo fin dalla nascita a causa dei due intestini.

L’abbozzo del gemello asportato è stato inviato all’Ab Lab di La Spezia per analisi istopatologiche, in vista di una pubblicazione scientifica sul caso.