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Ornela Casassa ha 28 anni, è un’ingegnera edile che abita a Genova e un video girato in un locale in cui denuncia di aver rifiutato un lavoro con uno “stipendio da fame” di 750 euro al mese, è diventato virale sul web, dividendo gli utenti. Ne parla Tg Com 24.
Il video è stato postato sui social dalla consigliera regionale Selena Candia, che aveva organizzato l’incontro per discutere con giovani sul lavoro in Italia e in poche ore ha raggiunto 200mila like e oltre 2 milioni di commenti.
Nel filmato Ornela racconta di aver ricevuto una proposta di lavoro da 750 euro al mese di averla rifiutata perché con quella somma non sarebbe riuscita neanche a pagare l'affitto.
In un’intervista a Repubblica la 28enne ha spiegato che, dopo la laurea in Ingegneria, ha fatto un tirocinio semestrale da 600 euro al mese. Una volta terminato, i datori di lavoro le hanno proposto l’assunzione con partita Iva e stipnedio da 760 euro netti: “Uno schiaffo in faccia, una proposta ingiusta, insufficiente per pagare l’affitto. E ho detto no".
Ma, aggiunge, "è un no che mi sono potuta permettere. I miei genitori mi avrebbero rimesso un tetto sulla testa, se avessi perso l’affitto. Molti invece avrebbero dovuto accettare. Chi può permetterselo deve dire no, dobbiamo cominciare noi a costruire una diga".
Il popolo di utenti che ha visualizzato e commentato il video si è nettamente diviso in chi pensa che l’ingegnera abbia fatto male a rifiutare, definendo Ornela fortunata, e in chi afferma, come lei, che i giovani ricevano solo proposte lavorative ingiuste.
Sono tantissimi a raccontare nei commenti di aver ricevuto proposte ancora meno gratificanti e di averle dovute accettare per necessità: “Mi hanno proposto 500 euro al mese per un turno di 8 ore al giorno” commenta un’utente.
Secondo qualcuno “facendo la spesa al discount, Ornela ce la potrebbe fare” dice un altro.
“Molti hanno detto che avevo sbagliato, che avrebbero trovato subito un’altra al mio posto e avevo perso la mia occasione – ha detto Ornela a Repubblica - C’è una grande disillusione tra i miei coetanei, pensano di non aver valore. E c’è molta paura: quella paura che autorizza i datori di lavoro a pagarci sempre meno, non importa quanto qualificati siamo. Perché non c’è differenza tra un’ingegnera e una cameriera: entrambe, davanti a un datore di lavoro, oggi in Italia, è probabile che ricevano le stesse offerte ingiuste".
"La sera del video ci chiedevamo perché la sinistra, che dovrebbe avere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nel suo dna, perda voti. Non si tratta di trovare una soluzione semplice e veloce. Bisogna cambiare un sistema: la sinistra non avrebbe dovuto lasciar cadere così in basso” ha concluso Ornela.