La curva dei contagi Covid scende in circa due terzi delle province, anche se i valori dell'incidenza sono ancora elevati. 

Super Green Pass illimitato, nuovo sistema per le quarantene, dimezzate a cinque giorni per i non vaccinati, e per le Dad, con gli studenti che torneranno quasi tutti in classe. Addio all'obbligo delle mascherine all'aperto in zona bianca da venerdì prossimo, quando anche le discoteche potranno riaprire con certificato rafforzato, mascherine (non in pista) e capienza al 50 per cento.

Si riparte con prudenza, il coordinatore del Cts Franco Locatelli avverte: "va gestita la riapertura", con un'"adeguata progressività". L'ultima misura a cadere sarà molto probabilmente il certificato verde: secondo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, bisognerà mantenerlo almeno per tutta l'estate.

Archiviate le modifiche alle quarantene e le restrizioni dei colori (restano in vigore quelle in zona rossa, ma solo per i non vaccinati), un'altra tappa sarà quella del 15 febbraio, quando scatterà l'obbligo del Super pass al lavoro per gli ultracinquantenni.

Il decisivo cambiamento ci sarà con la scadenza dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo: se quest'ultimo non dovesse essere prorogato, andranno ridiscussi con le aziende gli accordi sullo smartworking.

Sicuro è che, dopo marzo, in qualsiasi caso, il lasciapassare verde dovrà ancora essere utilizzato per diversi mesi, di fronte al rischio di nuove varianti. Il suggerimento sarebbe quello di mantenere l'attuale sistema di restrizioni per i non vaccinati oltre il 15 giugno prossimo, data in cui è al momento prevista la scadenza dell'obbligo della dose per gli over 50.

Nelle prossime settimane potrebbero arrivare le sanzioni da 100 euro dopo le verifiche a campione sul milione e mezzo di ultracinquantenni in Italia che non si sono mai vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster entro la scadenza dei sei mesi per il richiamo. La legge prevede che la multa arrivi direttamente a casa con una cartella dell'Agenzia delle entrate.

A fine febbraio è previsto intanto l'arrivo di 'Novavax', il cosiddetto vaccino degli 'scettici' proprio perché basato su vecchie tecniche, diverse da quelle vettoriali e a base mRna utilizzate finora per i sieri anti-Covid: questa caratteristica, si spera, potrebbe convincere i più timorosi che non si sono ancora sottoposti all'inoculazione.

Per chi ha fatto invece il booster, al momento non è prevista la quarta dose, eccetto forse per immunodepressi e anziani. Dunque si andrebbe verso la chiusura degli hub e i grandi centri vaccinali. Per i vaccini ai bimbi sotto i cinque anni invece si attende la valutazione di Ema e Aifa, con un possibile ok nei prossimi mesi.

Le percentuali sulla capienza di stadi e discoteche all'aperto potrebbero essere presto riviste. In particolare per gli impianti sportivi, la soglia attualmente prevista al 50% potrebbe passare presto al 75% e progressivamente al 100%.