Insultato, preso a calci e colpito addirittura da sputi. Motivo? Perché è ebreo. Le responsabili di questo vile gesto sono due quindicenni che avrebbero aggredito il ragazzino in un parco di Campiglia Marittima.

Il 12enne, senza alcun motivo, sarebbe stato insultato dalle due ragazze con frasi antisemite :”devi bruciare nei forni” e dopo lo avrebbero preso a calci e a pugni. La vittima, rientrata a casa avrebbe raccontato tutto al padre che ha immediatamente presentato denuncia ai Carabinieri per ingiurie e lesioni.

La sindaca Alberta Ticciati, nella pagina facebook del Comune di Campiglia Marittima, esprime tutta la sua disapprovazione: “Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese. L'amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto - continua la prima cittadina - che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata”….sulla stampa si leggerà la testimonianza del padre che ha trasformato il turbamento e lo sconvolgimento per questo esecrabile gesto in volontà di agire perché questi atti, pericolosi e inaccettabili, vengano stroncati subito. Mentre ci avviciniamo al giorno della memoria del 27 gennaio che segna sul calendario la fine della Shoah a livello mondiale, assistere a scene di questo tipo nel nostro contesto sociale è scioccante - e conclude - per questo è necessario andare avanti sull'accaduto con la fermezza che la sua gravità richiede. L'Amministrazione comunale esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l'orrore che questi atti suscitano. Stop all'antisemitismo”