Bufera su Beppe Grillo dopo il ritorno ieri, 17 giugno, sul palco del M5S a Roma. L'invito ai suoi a creare brigate di cittadinanza, indossare passamontagna e reagire hanno scatenato le reazioni di maggioranza e parte dell'opposizione.

"La Schlein, Conte e Grillo, che incita alla violenza, invitando la popolazione a costituire le ‘brigate di cittadinanza’ e a mettere il passamontagna, tutti insieme appassionatamente. Questa è la sinistra che vorrebbe guidare il Paese, ma che per il momento sobilla”, tuona la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. Mentre Maurizio Gasparri attacca: "Grillo è un provocatore. È un uomo senza coscienza e senza idee. È un penoso caso umano. Dovrebbe spiegare i suoi rapporti con gli armatori che hanno finanziato il suo sito per non dimenticare altre dolorose vicende familiari. Grillo - insiste Gasparri - è la vergogna assoluta. Ha portato in politica schiere di incompetenti. Resti chiuso nella sua casa. E spieghi di cosa parlava con gli armatori e perché chiedeva di presentare certi emendamenti. Grillo è un passato di vergogna che deve essere dimenticato per ripristinare i principi della libertà, della democrazia e della verità”.

"Le parole di Grillo sono gravissime, richiamano tempi bui - afferma la deputata di Fratelli d'Italia e vice presidente della Vigilanza Rai Augusta Montaruli - . Con l'invocazione del passamontagna, tanto più in una manifestazione che fa leva sui problemi del lavoro, questa opposizione con M5S capofila e Pd accodato perde ogni credibilità. A sinistra - rileva Montarulli - i moderati scompaiono davanti a un giullare pericoloso. Questa uscita ci ricorda cosa l’Italia non deve e non vuole diventare e perché il governo Meloni è nel giusto. Chi ha a cuore la democrazia, la libertà ed il confronto civile e pluralista, sta con il centrodestra al governo".

"Invocare le Brigate, come ha fatto oggi Beppe Grillo, mi fa scorrere un brivido lungo la schiena, evocare gli incappucciati mi fa venire i sudori freddi - dice dalla Lega il senatore Roberto Calderoli - l’abbinamento tra le due cose mi fa pensare ad una tragica, e non troppo lontana, memoria di fatti che hanno funestato questo Paese. Se Grillo ha fatto una battuta - afferma - l’ha fatta di cattivo gusto, se invece a parlare non è il comico ma il politico allora segnalo a chi di dovere i possibili risvolti da un punto giuridico. E se poi - insiste - ci si aggiunge la proposta di revoca del voto agli ultra ottantenni allora mi richiamo al secondo comma dell’articolo 32 della Costituzione sui trattamenti sanitari obbligatori. A Grillo e alle sue esternazioni siamo abituati, ma è bene che prima o poi qualcuno reagisca e a riguardo mi rivolgo agli esponenti di vertice degli altri partiti presenti in quella piazza per domandare loro se condividano o meno le pesanti parole di Grillo, perché o smentiscono oppure la pensano come lui…", conclude Calderoli.

 

Di incitamento all violenza parla anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi: “Chi fa lavoretti per il bene comune e pulisce giardinetti non ha bisogno di passamontagna: l’evocazione di Grillo al suo uso è un incitamento alla violenza, che, come diceva Isaac Asimov, è l’ultimo rifugio degli incapaci. E anche degli imbecilli”.

 

A prendere le distanze è anche per Italia Viva, Maria Elena Boschi. “Fare riferimento alle Brigate coi passamontagna e le altre frasi della piazza grillina di oggi dimostrano che i Cinque Stelle scherzano col fuoco. Pur di avere visibilità - afferma via Facebook - sono pronti a tutto. Mi meraviglio del Pd che accetta di stare in una piazza vuota di persone ma piena di odio e violenza verbale come quella”.

 

"Invocare passamontagna e violenza in piazza è gravissimo e rischioso" anche per il segretario di Azione, Carlo Calenda. “Oltreché indegno in un Paese, come l'Italia, drammaticamente colpito nei decenni passati. Mi chiedo cosa pensi delle parole di Grillo Giuseppe Conte”.

 

Anche dal Pd, nonostante la presenza in piazza della segretaria Schlein si leva qualche voce di dissenso. "Fare politica e fare spettacolo sono due cose ben diverse soprattutto se lo show non fa ridere", scrive su Twitter Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd. "Parliamo con chi vuol costruire alternativa, non ci interessano fantasie su passamontagna e simili - afferma -. Non portano nulla a chi ha bisogno e non sposta di un millimetro la destra al governo". Per il senatore del Pd Dario Parrini "in Italia è agghiacciante usare insieme, per di più dal palco di un partito, le parole 'brigate' e 'passamontagna'. Data la storia della nostra Repubblica - afferma - ci sono cose che è irresponsabile dire quale che sia l'intenzione con cui si dicono”. Più netta la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno: "Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo? Alle parole aberranti di Moni Ovadia sull’Ucraina o alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?".

 

''Ventimila persone sfilano a Roma con il Movimento5Stelle per gridare #BastaVitePrecarie. Ventimila protagonisti, ventimila cittadini provenienti da ogni angolo di Italia che hanno ascoltato la voce di chi non arriva a fine mese, di chi vive di precarietà nella totale indifferenza del Governo. Eppure - replica via Twitter il leader 5 Stelle Giuseppe Conte - non si è voluto dare credito a questa straordinaria mobilitazione, a questa gente che ha portato in piazza la prima, vera manifestazione contro il Governo Meloni. I media mainstream hanno provato a ignorare la piazza di Roma - strumentalizzando una frase del discorso tenuto da Beppe Grillo sul palco di chiusura. Una frase estrapolata dal suo contesto e criminalizzata perché, accarezzando il gusto del paradosso, incitava i presenti a indossare il “passamontagna” per compiere non già azioni violente, bensì pacifiche e utili per la propria comunità''.

 

''E così - spiega Conte - un omaggio al lavoro socialmente utile di tanti cittadini attivi, che si prendono cura in prima persona del proprio quartiere, del verde pubblico che hanno sotto casa, delle strade che attraversano ogni giorno - sostituendosi troppo spesso ad uno Stato troppo assente - ha originato un ridicolo coro di indignazione. Ovviamente in questo coro si distinguono anche gli esponenti della falsa opposizione. Ma cosa pensano, di intimorirci con questi comunicati allarmati? O forse mirano a coprire con questi giochetti il grido che si è levato oggi dalla piazza romana? Non ci riusciranno. Come diceva Fabrizio De André, “voi non avete fermato il vento, gli avete fatto perdere tempo”.