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I giudici della seconda corte d'appello hanno dato ragione alla linea difensiva, 'bocciata' invece la linea accusatoria che in mattinata aveva chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione. Lo scrive AdnKronos.com, che aggiunge come “L'appello della procura puntava sulla testimonianza dell'addetto alla sicurezza le cui dichiarazioni erano considerate "attendibili" e su quanto ricostruito attraverso le telecamere di videosorveglianza che mostravano i movimenti dell'imputato e dell'amica, Fabiana Muscas, la cui posizione - dopo le sue ammissioni - è stata stralciata”.
Per il rappresentante dell'accusa, la versione del cantante "è ben lungi dall'essere genuina: è una spiegazione di comodo data all'esito di una notte passata insieme alla Muscas agli arresti domiciliari prima dell'udienza di convalida". Una teoria a cui si è opposta la difesa sostenendo che quella dell'accusa, nel processo abbreviato, è una ricostruzione dei fatti "totalmente priva di fondamento, contraddittoria ed irrazionale".
Per la difesa – si legge sempre su Adnkronos - la testimonianza dell'addetto alla sicurezza viene ritenuta "inattendibile", ma si evidenzia come è "inesatta è anche l’affermazione secondo la quale il Carta avrebbe dato una versione di comodo della vicenda, in quanto accordatosi preventivamente con la Muscas" visto che "sfugge al pm che i due soggetti sono stati, immediatamente dopo i fatti, ristretti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, e non insieme". Essendo già stata dimostrata "in maniera certa e non ipotetica l’assoluta estraneità, anche a titolo di concorso morale, del Carta", il cui arresto non è mai stato convalidato, la difesa aveva chiesto nuovamente l'assoluzione. Una tesi oggi accolta dai giudici d'appello.
"E' un risultato che conferma quanto già ampiamente dichiarato da Marco Carta fin dalle prime battute di questa spiacevole vicenda. Lo abbiamo sempre affermato e oggi con la sentenza di rigetto dell'appello proposto dal pubblico ministero abbiamo avuto l'ennesima conferma da parte della autorità giudiziaria". Così l'avvocato Simone Ciro Giordano, difensore del cantante ex protagonista del talent Amici, commenta la conferma dell'assoluzione. "Ritengo che la questione possa essere definitivamente archiviata anche se il dolore, la tristezza, e il danno di immagine che il cantante ha subito durante questo periodo non potrà essere ripagato in alcun modo", conclude il difensore.
Per la vicenda Fabiana Muscas, la quale si è subito addossata ogni responsabilità sostenendo di voler fare un regalo all'amico per il compleanno, sta svolgendo lavori di pubblica utilità in una onlus di Cagliari dopo la decisione presa dal giudice nel gennaio scorso. Quando la donna avrà terminato il programma di un anno, il magistrato fisserà una nuova udienza per esaminare il percorso compiuto: se l’esito sarà positivo, il reato verrà dichiarato estinto. (Foto, tratta da Fb - Marco Carta Official)
(Fonte AdnKronos.com)