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"In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni". Così Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, a Bruno Vespa per il libro 'Il rancore e la Speranza' in uscita per Mondadori/Rai Libri a inizio novembre. Vespa ha chiesto a Marina Berlusconi il suo giudizio su Giorgia Meloni e il suo governo, anche a proposito delle tensioni di cui si è scritto in questi giorni tra la sua famiglia e il presidente del Consiglio a proposito della vicenda Giambruno.
"Quando mio padre è scomparso - ha detto a Vespa la presidente di Fininvest - ho sentito la sua vicinanza alla nostra famiglia e di questo le sono grata. Per quanto riguarda il governo, ho condiviso varie scelte di Palazzo Chigi, a cominciare dalla grande attenzione verso la politica estera in nome di sani e sacrosanti principi atlantisti ed europeisti: viviamo una fase drammatica, nella quale è la nostra stessa identità, liberale e democratica, a trovarsi sotto attacco. L'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina e i massacri in Medio Oriente ne sono la dimostrazione più evidente e più atroce. Relativamente alla politica economica, poi, apprezzo la cautela e il senso di responsabilità con cui questo esecutivo sta gestendo i conti pubblici".
"Indubbiamente ci sono state anche alcune mosse che mi sono piaciute di meno - e non lo ho nascosto", ha ammesso Marina Berlusconi. "Ma va sempre considerato che il governo si è ritrovato a dover fronteggiare una situazione macroeconomica complicatissima, tra guerra e inflazione, oltre a dover rimediare ad alcune eredità del passato davvero indigeste. Penso in particolare ai vari bonus edilizi: facendo i calcoli, pesano sul nostro Paese per una cifra vicina all'importo dell'intero Pnrr".