Le risorse a disposizione sono poche e saranno tutte, o quasi, concentrate sul dossier più caldo, il caro energia. Davanti ai gruppi parlamentari di Fdi riuniti in assemblea a Montecitorio, la premier e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, fa capire che i margini di intervento per la prossima manovra saranno ridotti. "Stiamo lavorando sulla legge di bilancio, su questo devo essere chiara: la situazione è quella che è, bisogna ragionare per priorità, noi abbiamo deciso che la priorità è coprire la questione energetica, le bollette. Quindi le risorse le metteremo tutte lì", ha spiegato Meloni secondo quanto ricostruito dall'Adnkronos.

Questo, ha rimarcato Meloni parlando ai suoi, "significa rinviare alcune delle nostre storiche rivendicazioni", da riprendere "quando liberemo altre risorse, perché su questo sono ottimista, potremmo trovarci tra qualche mese a fare una variazione di bilancio che ci consente di spostare risorse". Oggi però "bisogna lavorare a saldi invariati", ha proseguito la presidente del Consiglio, il che "vuol dire" che ogni voce di spesa deve "trovare delle compensazioni".

Meloni ha poi messo in guardia i deputati e i senatori del suo partito ponendo un 'freno' preventivo al suk degli emendamenti che ogni anno accompagna la presentazione della manovra: "Quando arriva legge di bilancio tutti voi siete subissati di richieste: associazioni, movimenti, amici, gente che fa le proposte, cittadini comuni... E' normale", ma "non si prendono gli emendamenti e si presentano. Non funziona così", ha detto Meloni. "La gerarchia dei gruppi funziona esattamente per mantenere ferma una visione, procedere con velocità, selezionare gli emendamenti compatibili. Ma non è un bazar: non è una situazione in cui uno arriva e fa come gli pare", altrimenti "siamo morti", l'avviso della premier, la quale ha poi ricordato come la legge di bilancio rappresenti "il momento più delicato del lavoro parlamentare di un anno".