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"L'ipotesi che il nuovo governo ripristini il decreto sicurezza nella sua formulazione originaria, ci sembra preoccupante". Lo fa sapere all'ANSA Open Arms in merito a un'eventuale stretta del governo Meloni sulle ong che recuperano i migranti in mare.
"Questa non è in nessun modo una soluzione per la gestione dei flussi, ma come sempre la maniera per colpire le navi umanitarie attraverso una campagna di discriminazione che utilizza i corpi di uomini, donne e bambini vulnerabili i cui diritti vengono continuamente violati. Ostacolare il lavoro umanitario è, ancora una volta, uno strumento di propaganda che non dà alcuna risposta a un fenomeno strutturale che va gestito con responsabilità".
"Proprio ieri eravamo a Lampedusa a commemorare un bimbo di soli sei mesi, una delle tante vittime di questa politica discriminatoria. Ricordiamo inoltre che nel 2019 l'ex ministro Salvini ci aveva già provato e oggi è a processo per sequestro di persona, la prossima udienza sarà il 2 dicembre".